SANA 2021

Rivoluzione Bio, da domani inizia SANA

Il settore del biologico è in continua crescita, complice una maggiore attenzione alla tutela della salute e dell’ambiente, verso un futuro più sostenibile.  Nel 2020 il totale del mercato bio in Italia ha raggiunto 6,9 miliardi di euro, secondo i dati Nomisma per l’Osservatorio Sana. Il mercato interno, pari a 4,3 miliardi di euro, è più che raddoppiato in dieci anni (+118%). Ma è stata soprattutto la grande distribuzione a generare e intercettare la crescita, con vendite di oltre 2 miliardi di euro (+279%). È quanto emerge dal Rapporto Bio Bank 2020, giunto quest’anno alla 14a edizione.

In crescita le aziende bio, oltre 80mila nel 2019 (+34,5% in 10 anni) e le superfici bio, quasi 2 milioni di ettari (+33,5% in 10 anni), pari al 15,8% dell’area coltivata in Italia (dati Sinab).

Bio Bank 2020, i settori bio in crescita

Cuore del Rapporto la fotografia di 3.476 attività bio censite da Bio Bank nel 2019. Nell’arco degli ultimi cinque anni è cresciuto del 7,3% il numero totale di attività bio delle tre tipologie alimentari monitorate.

Al primo posto troviamo i siti di e-commerce di alimenti bio, arrivati a quota 405 (+41,6%), trend già positivo accelerato ora dalla pandemia. Al secondo i ristoranti bio, a quota 543 (+20,7%), tendenza – precisa il Rapporto – “destinata purtroppo a cambiare nel 2020 per la drastica riduzione del giro d’affari dovuto alla chiusure forzate”.

 

Fonte: Rapporto Bio Bank 2020
Fonte: Rapporto Bio Bank 2020

 

Scendono invece a 1.339 i negozi bio (-4%), che soffrono la concorrenza della grande distribuzione e reagiscono puntando sull’aggregazione. Mentre risulta ancora positivo il trend della cosmesi bio, con una crescita delle attività del del 121,4%.

“Il mercato chiede sempre più prodotti naturali e biologici certificati. Ma aumenta anche l’offerta di prodotti verdi solo a parole. Occorre spiegare la differenza, offrire criteri di scelta, aumentare la consapevolezza”, spiega il Rapporto Bio Bank.

Le Regioni bio

Ai primi due posti della classifica per numero assoluto di attività bio si confermano, anche per il 2019, Lombardia ed Emilia-Romagna, mentre al terzo entra il Veneto. In queste tre regioni si concentrano 1.379 attività sul totale di 3.476, in pratica quattro su dieci.

Mentre per quanto riguarda la densità, ossia il numero di attività per ogni milione di abitanti, restano le Marche, al secondo posto entra il Trentino-Alto Adige, seguito dall’Emilia-Romagna.


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