Cibi di stagione, meno della metà dei consumatori segue un’alimentazione stagionale
Meno della metà dei consumatori (47%) mette nel carrello della spesa i cibi di stagione. Il 53% non compra alimenti di stagione perché sceglie il fattore prezzo e le offerte del momento. Indagine Everli sull’alimentazione stagionale
Alimenti di stagione? Per i consumatori sembrano buoni solo in estate, quando possono scegliere fragole e pesche. Con l’arrivo dell’autunno, le zucche sembrano avere decisamente meno appeal. Gli italiani conoscono i cibi di stagione e il concetto di alimentazione stagionale ma la mettono poco in pratica. Meno della metà dei consumatori (il 47%) mette nel carrello della spesa i cibi di stagione. Il 53% non compra alimenti di stagione perché sceglie il fattore prezzo e le offerte del momento, nonché i propri gusti senza badare alla stagionalità. Il 76% modificherebbe però le abitudini se i cibi di stagione fosse molto scontati, ben identificati nei supermercati (59%) o spiegati da una app dedicata (25%). Ad affermarlo è un’indagine sui consumatori fatta da Everli, marketplace della spesa online, che ha indagato conoscenze e comportamenti degli italiani in relazione appunto ai cibi di stagioni.
Cibi di stagione, i consumatori scelgono soprattutto il miglior costo
“Meno della metà (47%) degli italiani segue costantemente un’alimentazione stagionale”.
Questo il primo risultato della survey. Nonostante quasi tutti (96%) abbiano familiarità con il concetto di alimentazione stagionale e una simile percentuale (92%) sappia che consumare alimenti di stagione ha effetti benefici, meno della metà dei rispondenti (47%) mette davvero nel carrello della spesa prodotti stagionali con costanza, almeno quasi tutto l’anno.
Quasi sette su dieci (68%) sanno che un frutto o un ortaggio di stagione ha maggiori proprietà nutritive, il 32% è consapevole del miglior sapore, la metà riconosce che i cibi di stagione sono anche amici dell’ambiente perché riducono costi produttivi e logistici. Eppure i consumatori scelgono più spesso acquisti stagionali d’estate (40%), forse alla presenza di frutta estiva considerata più gradita e sfiziosa, mentre questa percentuale si ferma al 16% in autunno. In primavera e in inverno la propensione a comprare ortofrutta di stagione si perde del tutto.
Oltre la metà dei consumatori (53%) non fa sempre la spesa guardando ai cibi di stagione. Perché? Il 46% di loro sceglie semplicemente frutta e verdura che preferisce a prescindere dalla stagionalità, mentre per una buona percentuale pesa il fattore puramente economico. Il 53% opta per quello che trova in offerta in quel momento, scegliendo il “miglior costo”.
Cambiare abitudini? Dipende soprattutto dal prezzo
In base ai dati emersi dalla survey di Everli, gli italiani paiono inoltre non essere particolarmente propensi a modificare le loro attuali abitudini. Chiedendo loro se in futuro abbiano intenzione di inserire o aumentare il consumo di alimenti di stagione, quasi la metà (47%) è scettica. Cosa però potrebbe far cambiare loro idea?
Ancora una volta il tema del budget si fa protagonista: il 76% di loro potrebbe incrementare l’acquisto di frutta e verdura stagionale qualora i supermercati proponessero speciali scontistiche o incentivi. Lo pensano tendenzialmente le donne, soprattutto nella fascia d’età tra i 27 e i 41 anni. Oltre otto consumatori su dieci (84%) ammettono però di avere difficoltà fra le corsie del supermercato nel capire quale siano frutti e ortaggi di stagione. Per loro sarebbe ideale ricevere indicazioni precise, come etichette e insegne specifiche sui prodotti stessi e negli spazi del punto vendita, con dettagli circa la stagionalità (59%).
Inoltre, 1 italiano su 4 (25%) ricorrerebbe volentieri al suo smartphone e amerebbe poter utilizzare app o strumenti online per identificare facilmente gli alimenti di stagione – soprattutto uomini tra i 27 e i 41 anni.