L’anoressia vissuta da un giovane “invisibile” vince il premio Città di Latina al Festival di corti “Filmdipeso”. Va infatti al cortometraggio La faim va tout droit, coproduzione italo-francese, girato dalla giovane regista Giulia Canella, il Premio “Città di Latina”, il riconoscimento più importante dello Short Film Festival “Filmdipeso”, il festival cinematografico dedicato alle grandi tematiche sociali e sanitarie legate all’obesità e ai disturbi del comportamento alimentare. Il film è stato premiato perché “è capace di centrare con forza la tematica dell’anoressia e declinarla inusualmente al maschile avvalendosi dell’eccellente prova interpretativa e restituendo con dolorosa grazia un orizzonte autoreferenziale, spia permanente del disagio”. Premio Speciale della Giuria all’australiano Ari e Menzione speciale al britannico Food for Thoughts.

Così si è chiuso lo Short Film Festival “Filmdipeso” 2019, promosso dal Bariatric Center of Excellence della Sapienza Università di Roma Polo Pontino e dal Comune di Latina in collaborazione con Amici Obesi onlus, AILO (Associazione Italiana Lotta all’Obesità) e Villa Miralago – Centro di riferimento disturbi alimentari, che si è svolto nei giorni scorsi a Latina. Una rassegna che ha unito cultura, scienza e cinema per trattare i grandi temi dell’alimentazione, della nutrizione, dell’obesità e dei disturbi alimentari e ha premiato tre corti con un grande impatto emotivo.

La rassegna, che si è svolta al multisala Oxer, ha raccontato infatti il cibo nelle sue tante declinazioni, l’obesità e i disturbi alimentari che affliggono la società moderna, aprendosi all’internazionalità (tante le opere sottotitolate) e alla partecipazione dei giovani. “Questo Festival – ha detto Gianfranco Silecchia, Direttore scientifico del Festival e Direttore UOC di Chirurgia Generale&Bariatric Center of Excellence IFSO, EU Centro di eccellenza Sicob Sapienza Università di Roma Polo Pontino – è unico nel panorama nazionale e questo terzo appuntamento ci insegna che la qualità premia e diventa un potente strumento di attrazione. Abbiamo creato qualcosa che rimarrà e proseguiremo sul solco tracciato».

Un lavoro non facile quello della Giuria, composta da un produttore cinematografico, due registi, un attore di teatro e uno psichiatra, che sotto la guida di Gianfranco Pannone ha dovuto scegliere le opere più meritevoli tra le numerose di livello alto. “Quest’anno abbiamo premiato un film italiano ma coprodotto in Francia, un film australiano e un film britannico. Dunque, una terza edizione del Festival che si connota per il profilo internazionale e multiculturale – ha detto Pannone, Presidente della Giuria e Docente al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e Palermo – un’edizione quest’anno di grande forza ed efficacia. Un Festival destinato a crescere ancora perché, rispetto alle due passate edizioni, ha presentato una produzione di grande interesse e qualità artistica. Possiamo dire che l’ambizione di fondere scienza medica e linguaggio cinematografico è riuscita, sublimata stavolta dalla location destinata alla proiezione delle opere”.


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