Pranzo di Natale

Pranzo di Natale

Natale si può fare senza sprechi. Con una lista della spesa dettagliata, attenzione al peso del cibo che viene comprato, un po’ di sangue freddo che permetta di non farsi prendere dal panico che manchi qualcosa in tavola – in genere non manca davvero niente, anzi ci sono alimenti in abbondanza o meglio, in sovrabbondanza.

Tanto gli italiani compreranno più cibo in più per il cenone della Vigilia e il pranzo di Natale che per il Codacons addirittura il 20% degli alimenti andrà sprecato, soprattutto fra i prodotti freschi, per un totale di 21 euro di cibo e bevande buttati via a famiglia durante il Natale.

 

dolce di natale

 

Codacons: sprechi per 21 euro fra cibo e bevande

Secondo l’associazione, per Vigilia e pranzo di Natale gli italiani quest’anno spenderanno in tutto 2,6 miliardi di euro, con una spesa per alimenti e bevande in crescita del 3% rispetto allo scorso anno.

«Le famiglie non rinunciano alla tradizione e anche quest’anno non faranno mancare nulla sulle tavole – dice il presidente Carlo Rienzi – Dagli antipasti al pesce, dai dolci allo spumante, cenone e pranzo saranno all’insegna della tradizione e purtroppo, sempre da tradizione, non mancheranno gli sprechi».

Secondo le stime diffuse dal Codacons quasi il 20% degli acquisti alimentari degli italiani in occasione del pranzo e del cenone di Natale finirà in pattumiera. Tanto che ogni famiglia sprecherà quest’anno, dice l’associazione, circa 21 euro fra cibi e bevande, soprattutto pesce, latticini, dolci freschi, frutta e verdura.

La prima ragione è che si compra più di quanto serva, soprattutto durante le feste, nella frenesia di imbandire la tavola con ogni leccornia senza tenere conto del reale consumo dei commensali. Insomma, quanto davvero si può mangiare in una sola serata o in un singolo pranzo?

Lista della spesa alla mano, qualche consiglio utile

Per questo l’associazione ricorda una serie di consigli utili per evitare di comprare troppo e di finire per ritrovarsi, alla fine del periodo natalizio, con troppi chili in eccesso. Oltre a fare attenzione al negozio in cui si compra – la tipologia può infatti consentire risparmi – un’indicazione da prendere in considerazione è quella di acquistare meno etti di cibo. Non esagerare coi quantitativi, non farsi prendere dall’impulso di riempire il frigo di etti ed etti di affettati nel timore che manchi qualcosa. Stesso discorso per la carne e per gli altri alimenti.

Questo significa che è sempre valido il consiglio solito: andare con la lista della spesa dettagliata e obbligarsi a rispettarla. Altro suggerimento sempre valido, meglio comprare frutta e verdura di stagione.

«No alle primizie – dice il Codacons – A Natale i banchi dei fruttivendoli si riempiono dei frutti più strani e singolari che provengono da tutti i paesi possibili ed immaginabili. Se proprio volete provarli, fatelo dopo Natale, risparmierete».

Sempre sul versante del tipo di spesa che viene fatta, meglio riscoprire prodotti più semplici, pandori e panettoni senza farciture particolari. Si è sempre in tempo ad arricchirli con crema fatta in casa o panna.

 

 

Da Natale a Capodanno…

Mangiare pure, suggerisce il Codacons, ma con un paio di accortezze. La prima è che per assaggiare tutto bisogna ridurre la quantità. La seconda è limitarsi a fare baldoria nei giorni di festa.

«Ricordatevi che le feste finiscono a Santo Stefano: non proseguite con i lauti pasti e con i vari dolciumi fino a Capodanno – suggerisce il Codacons – Tanto per fare mente locale sappiate che le calorie, per cento grammi di prodotto, sono: panettone farcito 600, torrone 480, pandoro 434, panforte 350, panettone 333, fichi secchi 260, spumante 100. Dopo mangiato non stendetevi, cercate di smaltire una parte delle calorie con una passeggiata in compagnia».


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