Comuni Rifiuti Free, Legambiente: “La strada è giusta ma il traguardo è ancora distante” (Foto SHVETS production per Pexels)

Sono 629 i Comuni Rifiuti Free in Italia, in aumento rispetto allo scorso anno. “La strada è quella giusta, anche se il traguardo è ancora distante”: questa la foto che emerge dai dati dell’edizione 2023 di Comuni Ricicloni, il dossier ormai storico di Legambiente (la prima edizione è stata nel 1994 e premiava dieci comuni che allora avevano superato il 10% di raccolta differenziata) che fa il punto sull’impegno sull’impegno degli italiani e delle singole comunità nella raccolta differenziata per un corretto smaltimento dei rifiuti.

Dal 2016 Legambiente premia i comuni che contengono la produzione di rifiuto da avviare a smaltimento entro i 75 kg/ab/anno, i cosiddetti Comuni Rifiuti Free.

E secondo il report 2023 (dati del 2022) sono 629 (+39 rispetto alla scorsa edizione) i Comuni Rifiuti Free, quelli in cui appunto la produzione annuale pro-capite di rifiuti avviati a smaltimento è inferiore ai 75 kg. È il numero più alto finora raggiunto nell’ambito dell’iniziativa.

L’andamento dei comuni rifiuti free sul territorio

Il bilancio generale dice che “non si arresta la crescita del Sud Italia, che conta 176 Comuni Rifiuti Free (il 28%, + 11 rispetto alla scorsa edizione). Il primato resta ancora del Nord Italia con 423 (67,2%, +32 rispetto alla scorsa edizione). Fanalino di coda ancora il Centro Italia, che registra una lieve flessione: appena 30 Comuni (solo 4,8%, -2 rispetto lo scorso anno)”.

Fra le regioni che crescono di più ci sono la Sicilia, che ha più che raddoppiato il numero di Comuni Rifiuti Free (da 9 a 23) e la Sardegna che lo triplica (da 10 a 30 comuni) e si aggiudica la prima posizione in ambito consortile con la Comunità Montana del Gennargentu Mandrolisai nella speciale classifica “Cento di questi Consorzi” per la categoria al di sotto dei 100.000 abitanti.

Il Piemonte passa da 18 a 49 Comuni e il Veneto, dopo l’arresto dello scorso anno, aggiunge 18 Comuni arrivando così a 169 Comuni Rifiuti Free. Peggiorano le performance in graduatoria di Abruzzo (-7 Comuni), Lombardia (-21 Comuni) e Campania (-20 Comuni). Rispetto a quest’ultima la diminuzione consistente è imputabile alla incompletezza di alcuni dati messi a disposizione da ARPA Campania, perciò utilizzabili solo in piccola parte.

409 sono piccoli comuni

I Comuni più virtuosi sono i piccoli, mentre l’unica città che supera i 100 mila abitanti presente nel report è Trento.

“Dei 629 comuni virtuosi, sono ben 409 i piccoli Comuni al di sotto dei 5.000 abitanti, 180 quelli con un numero di abitanti compreso tra i 5.000 e i 15.000 e 36 quelli oltre i 15.000. Oltre agli ormai consueti 4 capoluoghi del Triveneto: Trento, Treviso, Belluno e Pordenone – spiega Legambiente – Pochi i centri oltre i 30.000 abitanti, dove le difficoltà nel gestire in modo efficiente le raccolte sono maggiori se non opportunamente progettate e organizzate”.

Fra i centri oltre i 50.000 abitanti ci sono solo i capoluoghi di Pordenone, Treviso e Trento, unica città oltre i 100.000 abitanti.

«I numeri dell’edizione 2023 – ha dichiarato Giorgio Zampetti, Direttore generale Legambiente – ci confermano come il passaggio da un’economia di tipo lineare a una di tipo circolare sia possibile a partire dal lavoro di amministrazioni virtuose e sindaci attenti; ma, anche i dati della trentesima edizione del nostro concorso, che c’è ancora molto da fare, dai piccoli Comuni ai centri più grandi fino alle città, dove stentano a diffondersi sistemi di raccolta che tengono insieme qualità e prevenzione dei rifiuti avviati a smaltimento, primo tra tutti il porta a porta combinato con la tariffazione puntuale. L’efficacia che si estende a scala ancora più ampia quando lo stesso criterio viene inserito anche nella legislazione regionale, con una modulazione dei costi sostenuti dai Comuni per l’avvio a smaltimento del secco residuo, che premia i più virtuosi. Un gioco di squadra tra i diversi livelli amministrativi necessario a consentire che, le esperienze virtuose che premiamo oggi, possano diventare una buona prassi nazionale di economia circolare grazie anche alle risorse messe a disposizione dal PNRR per il tema della gestione dei rifiuti».


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