Giornata mondiale dell’ambiente, l’emergenza è la plastica (Foto di Sergei Tokmakov, Esq. https://Terms.Law da Pixabay)

«Ogni giorno, l’equivalente di oltre 2.000 camion della spazzatura pieni di plastica viene scaricato nei nostri oceani, fiumi e laghi». Questa Giornata mondiale dell’ambiente è allora una chiamata per sconfiggere l’inquinamento da plastica. «Dobbiamo lavorare insieme per spezzare la nostra dipendenza dalla plastica, promuovere lo zero rifiuti e costruire un’economia circolare». È l’appello del Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente di oggi, 5 giugno.

Plastica nell’ambiente, l’emergenza

Mentre sono in atto i negoziati per arrivare entro novembre a una bozza di trattato per porre fine all’inquinamento da plastica, l’Onu evidenzia la necessità di frenare le catastrofiche conseguenze dell’inquinamento da plastica.

«Ogni anno nel mondo vengono prodotte oltre 400 milioni di tonnellate di plastica, un terzo delle quali viene utilizzato una sola volta», ha affermato il segretario generale Antonio Guterres.

Le microplastiche sono entrate nella catena alimentare, sono nel cibo, nell’acqua e nell’aria.

«La plastica è prodotta da combustibili fossili: più plastica produciamo, più combustibili fossili bruciamo e peggiore sarà la crisi climatica», ha detto il capo delle Nazioni Unite.

 

 

Contro l’inquinamento da plastica

Eppure un nuovo rapporto del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (Unep) mostra che l’inquinamento da plastica può essere ridotto dell’80% entro il 2040 se l’umanità agirà ora per riutilizzare, riciclare e allontanarsi dalla plastica. L’Unep propone un cambiamento di sistema per affrontare le cause dell’inquinamento da plastica, unendo la riduzione dell’uso problematico e non necessario della plastica a una trasformazione del mercato verso la circolarità della plastica. Tutto questo richiede dunque l’accelerazione di tre cambiamenti chiave: riutilizzo, riciclo, riorientamento e diversificazione. E azioni per affrontare le conseguenze dell’inquinamento da plastica.

Anche perché la plastica è anche sul menu. Le microplastiche, ricorda l’Onu, si sono fatte strada in tutto quello che consumiamo e respiriamo. E “si stima che ogni persona sul pianeta consumi più di 50.000 particelle di plastica all’anno, e molte di più se si considera l’inalazione”.


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Scrive per noi

Sabrina Bergamini
Sabrina Bergamini
Giornalista professionista. Direttrice di Help Consumatori. Romana. Sono arrivata a Help Consumatori nel 2006 e da allora mi occupo soprattutto di consumi e consumatori, società e ambiente, bambini e infanzia, salute e privacy. Mi appassionano soprattutto i diritti, il sociale e tutti quei temi che spesso finiscono a fondo pagina. Alla ricerca di una strada personale nel magico mondo del giornalismo ho collaborato come freelance con Reset DOC, La Nuova Ecologia, Il Riformista, IMGPress. Sono laureata con lode in Scienze della Comunicazione alla Sapienza con una tesi sul confronto di quattro quotidiani italiani durante la guerra del Kosovo e ho proseguito gli studi con un master su Immigrati e Rifugiati. Le cause perse sono il mio forte. Hobby: narrativa contemporanea, cinema, passeggiate al mare.

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