
Green City, presentata una roadmap per rafforzare l'impegno delle città per il clima (foto Pixabay)
Green City, presentata una roadmap per rafforzare l’impegno delle città per il clima
Le città dovrebbero aumentare il loro impegno per il clima: rafforzare le iniziative nelle città per accelerare lo sviluppo delle rinnovabili e decarbonizzare i trasporti
Negli ultimi nove anni sono state tagliate solo circa due milioni di tonnellate di emissioni di gas serra l’anno; per centrare l’obiettivo europeo al 2050, però, si dovrebbe procedere al ritmo di un taglio di 14 milioni di tonnellate di CO2 l’anno, sette volte la media degli ultimi 9 anni. Ed anche le città dovrebbero aumentare il loro impegno per il clima.
Come ridurre le emissioni che causano la crisi climatica e attuare misure di adattamento efficaci? Sono nove le città – Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino – che partecipano al progetto europeo “Mission 100 Climate neutral and smart Cities”, che si sono impegnate ad abbattere i gas serra entro il 2030, realizzando iniziative avanzate.
Questi i temi affrontati nella Conferenza nazionale delle green city, organizzata dal Green City network, che si è svolta nell’ambito del Festival Green&Blue dedicato al tema EARTH FOR ALL, UNA TERRA PER TUTTI.
“Nonostante l’Italia abbia dovuto sopportare dal 2013 ben 29 alluvioni, quasi 3 ogni anno, fino a quella devastante dell’Emilia Romagna – ha detto il Presidente della Fondazione Sostenibile Edo Ronchi – è l’unico grande Paese europeo che non ha approvato una legge per il clima, approvata da tempo in Germania, in Francia, in Spagna e nel Regno Unito. Una legge necessaria per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050”.
Città per il clima, una roadmap per rafforzare l’impegno
Secondo quanto emerso nel corso della Conferenza nazionale delle green city, le città dovrebbero, in primo luogo, rafforzare le iniziative nelle città per accelerare lo sviluppo delle rinnovabili.
Nel 2022 in Italia c’è stato addirittura un calo della produzione di elettricità da rinnovabili scesa a 100,2 TWH, -14,7% rispetto al 2021 per il forte calo dell’idroelettrico, lo stallo dell’eolico e il basso aumento del fotovoltaico. La crescita della nuova potenza installata nel 2022 per eolico e fotovoltaico in Italia è stata di 3GW, contro i +5GW in Francia, + 9 GW in Spagna, + 11 GW in Germania, mentre si continua, anche dopo l’emergenza del prezzo del gas, ad usare nel 2023 carbone per produrre una quota importante di elettricità.

Le città, quindi, dovrebbero fare di più per aumentare le rinnovabili negli edifici pubblici, per promuovere, sostenere e agevolare le iniziative dei cittadini per installare impianti a fonti rinnovabili; per sostenere le imprese nell’autoproduzione di energia con impianti rinnovabili e per utilizzare le nuove possibilità offerte dalle comunità energetiche.
Le città, inoltre, dovrebbero impegnarsi di più a decarbonizzare i trasporti: sono in crescita i giovani che rinunciano alla patente e all’auto. Occorre, quindi, incoraggiare la tendenza a ridurre l’uso dell’auto in città, promuovendo il trasporto pubblico e quello condiviso (sharing), la mobilità ciclo-pedonale e sostenere un passo più deciso verso la mobilità elettrica.
“L’elettrificazione della mobilità, specie delle auto, procede troppo lentamente – secondo quanto emerso alla Conferenza nazionale delle green city – siamo in coda all’ Europa. I punti di ricarica pubblica per auto elettriche sono circa 40.000 in Italia: ancora troppo pochi, occorre aumentarli più rapidamente“.
Un campione rappresentativo di città italiane, inoltre, è stato consultato dal Green City Network sull’attuazione del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (PNACC). Ben il 98% del campione ritiene che la crisi climatica debba essere affrontata in modo unitario, integrando le misure per l’adattamento climatico con quelle per la mitigazione. Le città quasi all’unanimità richiedono risorse finanziarie aggiuntive per l’attuazione delle misure di adattamento individuate come prioritarie e sollecitano un rafforzamento del supporto tecnico, utile a tutte le città, e indispensabile per un gran numero di piccoli comuni. Gran parte delle città, inoltre, ritiene che alcune misure di adattamento al cambiamento climatico richiedano anche alcune riforme della normativa nazionale, in particolare per fermare il consumo di suolo.

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