La voce "oneri di sistema" incide sempre di più sulla bolletta elettrica degli italiani. Nella spesa media annua della famiglia tipo, la voce relativa alle fonti rinnovabili pesa per il 7% circa, a cui si aggiungono altre voci per circa il 2%, portando gli oneri generali di sistema a poco meno del 10%. Lo ha ricordato l’amministratore delegato di Acquirente Unico, Paolo Vigevano, intervenendo all’audizione odierna presso la Commissione Industria, Commercio e Turismo del Senato sull’esame del decreto legislativo, approvato lo scorso 30 novembre dal Consiglio dei Ministri, che recepisce la direttiva 2009/28 sulla promozione delle fonti rinnovabili.

Secondo Vigevano è necessario un intervento sull’evoluzione futura degli oneri di sistema, altrimenti "il loro peso percentuale potrebbe superare entro pochi anni per importanza il differenziale del costo dell’energia elettrica in Italia rispetto agli altri Paesi dovuto al mix sfavorevole di produzione". Le previste dinamiche di crescita del settore delle fonti rinnovabili impongono una visione di lungo termine; per questo Acquirente Unico auspica una razionalizzazione del sistema delle incentivazioni.

"Le incentivazioni – ha aggiunto Paolo Vigevano – vanno armonizzate con gli standard europei e con le tendenze dell’evoluzione tecnologica, al fine di contenere la loro incidenza sul prezzo finale dell’energia elettrica". L’ad di Acquirente Unico ha precisato che la riduzione degli incentivi deve avvenire con tempistiche prevedibili; anche per questo è auspicabile un maggior ruolo dell’Autirità per l’energia elettrica ed il gas, in particolare per quanto riguarda la congruità e la sostenibilità degli importi di tali incentivi. "Nello sviluppo delle fonti rinnovabili – ha concluso Vigevano – occorre garantire coerenza e coordinamento tra le diverse componenti che devono costituire la strategia energetica nazionale a tutto beneficio per i costi sopportati dal consumatore finale".

All’audizione odierno ha preso parte anche il GSE, Gestore Servizi Energetici, che ha diffuso alcuni dati: soltanto nell’anno 2010 la nuova potenza fotovoltaica installata sarebbe pari a 1.850 MW, con un incremento del 160% rispetto alla potenza entrata in esercizio nell’anno precedente (711 MW). Sono inoltre pervenute al GSE comunicazioni per circa 55.000 ulteriori impianti per una potenza di 4.000 MW, in aggiunta agli impianti in esercizio sopra citati, a seguito della legge 129/2010 che prevede di riconoscere le tariffe 2010 agli impianti fotovoltaici che entreranno in esercizio entro giugno 2011 purché abbiano comunicato la fine dei lavori entro il 31 dicembre 2010. Nel corso del 2011 potrebbe essere già raggiunto il target di 8.000 MW che il Piano di Azione Nazionale sulle fonti rinnovabili ha previsto per l’anno 2020 per gli impianti fotovoltaici.


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