Oggi Telefono Arcobaleno, Associazione che da dodici anni lotta al fianco delle polizie nazionali e internazionali contro la pedofilia e la pedopornografia in internet, presenta il rapporto sulla pedofilia on line relativo all’ultimo quinquennio 2003/2007. Il report, che traccia una mappatura aggiornata della complessa e stratificata comunità pedofila in ogni sua articolazione, evidenzia che lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pornografia minorile negli ultimi cinque anni sono più che raddoppiati. Dal rapporto si rileva come il 2007 sia stato l’anno record della pedofilia on line, con un incremento del 131% rispetto al quinquennio precedente. Solo nel 2007 l’associazione ha fatto più di 3000 segnalazioni al mese, con punte di oltre 300 in un solo giorno, e rilevato la presenza di più di 7000 siti legati al pedobusiness.

Dal rapporto stilato dall’associazione emergono due dati che più degli altri sono consideratiallarmanti e che destano maggiore preoccupazione:
– la pedofilia on line risulta essere un crimine prevalentemente europeo;
– l’Italia, pur non ospitando più dal 2003 siti contenenti materiali pedopornografici, risulta essere tra i Paesi maggiormente coinvolti sul fronte della domanda di materiali illegali e quindi della fruizione e dell’acquisto degli stessi.
Dai dati raccolti dall’Osservatorio Internazionale di Telefono Arcobaleno, infatti, risulta che il 92% dei bambini sfruttati è di razza europea e che il 61% dei clienti e dei consumatori della pedofilia on line è europeo. Inoltre dal rapporto emerge che l’86% dei materiali pedofili rilevati in rete e il 52% dei siti internet legati al pedobusiness è allocato in Europa.

Dal rapporto emerge una nota positiva, sottolineata anche da Giovanni Arena, presidente dell’associazione, "è che Telefono Arcobaleno nell’anno appena passato, ha ottenuto, con la Sua attività di contrasto, una percentuale di chiusura dei siti segnalati del 99,01%, abbattendo la percentuale di ‘siti pedofili resistenti’ o critici dal 3,8% del 2003 allo 0,99% del 2007".

PDF: Rapporto dell’Osservatorio Internazionale di Telefono Arcobaleno


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