Oggi l'assemblea ABI, il Codacons chiede garanzie su allungamento delle rate dei mutui

Oggi l'assemblea ABI, il Codacons chiede garanzie su allungamento delle rate dei mutui (foto Pixabay)

Oggi l’assemblea ABI, il Codacons chiede garanzie su allungamento dei mutui

Nel corso dell’assemblea ABI, il presidente ha dichiarato che, su richiesta, le banche possono allungare la durata dei mutui per chi è in regola con i pagamenti. Codacons: “chiediamo precise garanzie al Governo, affinché i provvedimenti allo studio sulle rate mensili non comportino costi aggiuntivi per i consumatori”

“I rischi e le sfide per le banche non finiscono mai. La lotta all’inflazione è la priorità non solo delle Banche centrali. Sono evidenti i rischi per il credito a imprese e famiglie che, in dieci anni di tassi a zero, spesso non avevano previsto i rapidi aumenti dei tassi e le riduzioni della liquidità“: così il Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, in apertura dell’Assemblea dell’Associazione Bancaria Italiana, che si è tenuta oggi (qui la relazione completa).

Assemblea ABI: possibile allungare la durata dei mutui

Centrale, tra i temi affrontati durante l’assemblea dell’ABI, la questione “mutui”.

Il presidente dell’ABI, ha dichiarato, in particolare, che “le banche in Italia mantengono quasi i due terzi dei mutui a tasso fisso, con tassi di raccolta in continuo aumento, e, su richiesta, possono allungare la durata dei mutui per chi è in regola con i pagamenti o realizzare surroghe”.

“Le banche in Italia – ha proseguito – non hanno mai applicato tassi negativi sui depositi e remunerano crescentemente i risparmiatori con condizioni di mercato competitive anche con quelle offerte dagli Stati europei e da operatori non bancari, propongono ai risparmiatori, anche in difesa dall’inflazione, investimenti per la liquidità a medio e lungo termine, indispensabile, dopo la fine delle Tltro, per finanziare imprese e famiglie”.

E sul fronte della durata dei mutui è intervenuto anche il ministro Giancarlo Giorgetti, che ha partecipato oggi a Roma all’Assemblea dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), e che ha confermato “la massima attenzione del Governo per individuare una soluzione che dia sollievo a famiglie e imprese che si trovano in difficolta con le rate dei mutui“.

“Ritengo indispensabile e urgente  ha affermato Giorgetti – che si raggiunga un accordo per rendere operativo l’allungamento della durata dei mutui a tasso variabile così da limitare l’impatto, talvolta insostenibile, dell’incremento delle rate a carico delle famiglie”.

Codacons: su allungamento rate vogliamo garanzie

“Sull’allungamento della durata dei mutui proposta dal Governo e approvata dall’Abi, servono garanzie in favore dei cittadini che hanno acceso un finanziamento, i quali, a fronte di un contenimento della rata mensile, rischiano di subire una stangata sulla spesa relativa agli interessi da corrispondere agli istituti di credito” lo afferma il Codacons, che ha realizzato una simulazione sulla base delle attuali offerte presenti sul mercato.

“Oggi la migliore offerta per chi vuole accendere un mutuo a tasso variabile dell’importo di 120mila euro per una durata di 25 anni, registra un Taeg del 4,38%, con un piano di ammortamento che prevede il pagamento di interessi per complessivi 74.176,32 euro – analizza il Codacons – Se questo stesso mutuo lo si allunga ad una durata di 30 anni, gli interessi da corrispondere alla banca salgono in totale a 91.566,67 euro, con un incremento di ben 17.390 euro in appena 5 anni, ossia 3.478 euro all’anno.

“Se da un lato è evidente che servano misure per contenere la crescita delle rate mensili e contrastare gli effetti delle decisioni della Bce che pesano come un macigno sulla tasche di chi ha acceso un mutuo a tasso variabile, dall’altro serve garantire che qualsiasi provvedimento in tema di mutui non si trasformi in una stangata sul lungo termine per le famiglie, che avvantaggerebbe unicamente le banche – prosegue il Codacons – In tal senso chiediamo precise garanzie al Governo, affinché i provvedimenti allo studio sulle rate mensili non comportino costi aggiuntivi per i consumatori“.


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