Stufe a pellet per la casa in montagna: guida alla scelta
Le stufe a pellet sono un’ottima scelta per chi possiede una casa in montagna e desidera viverla al meglio durante le festività e le vacanze estive
Le stufe a pellet sono un’ottima scelta per chi possiede una casa in montagna e desidera viverla al meglio durante le festività e le vacanze estive.
Perfette per riscaldare al meglio gli ambienti, economiche sotto molti punti di vista e sufficientemente green, si integrano alla perfezione con arredi in stile rustico o tirolese e consentono di creare un’atmosfera calda e accogliente.
Naturalmente, per ottenere il massimo sotto ogni punto di vista è fondamentale scegliere con attenzione il modello giusto, tenendo conto di fattori come la superficie e il numero di locali da riscaldare. Oltre a questo, per non correre il rischio di disperdere il calore e di ridurre i vantaggi offerti da questo dispositivo, è utile abbinare all’acquisto della stufa a pellet alcuni interventi di ristrutturazione volti ad aumentare l’isolamento termico dell’immobile.
In questo articolo andremo a scoprire come fare per individuare la stufa a pellet più adatta per la propria casa in montagna.
Casa in montagna: i vantaggi della stufa a pellet
Disponibili in modelli, dalle linee retrò o moderne, queste stufe si integrano alla perfezione con il mobilio e con gli interni tipici delle case di montagna, soprattutto quando sono giocati sull’abbinamento sapiente di materiali naturali come il legno o la pietra. La fiamma, visibile dallo sportello, contribuisce a donare alla casa un’atmosfera d’altri tempi, piacevole e avvolgente.
Ai vantaggi estetici si aggiungono quelli economici, derivanti soprattutto dal costo piuttosto contenuto del pellet, combustibile ottenuto tramite la pressatura degli scarti di lavorazione del legno. Se scelto con attenzione, il pellet contribuisce inoltre a ridurre gli interventi di manutenzione della stufa, tagliando ulteriormente i costi, e aiuta a scaldare la casa in modo sostenibile.
Una buona stufa a pellet utilizzata con un combustibile di alta qualità garantisce inoltre un potere calorifico eccellente.
Quali tipologie esistono
Chi non ha mai acquistato uno di questi dispositivi potrebbe trovarsi in difficoltà di fronte alle diverse tipologie disponibili. Dando uno sguardo a e-commerce come Leroy Merlin, è possibile trovare svariati modelli di stufe a pellet ventilate, canalizzate e idro. Conoscere le differenze tra queste tre tipologie è il punto di partenza per scegliere il modello giusto, in quanto ognuno di essi è in grado di soddisfare al meglio particolari necessità.
I modelli ventilati sono quelli più comuni, perfetti per riscaldare stanze di metratura piuttosto contenuta. Il calore viene immesso nell’ambiente attraverso un sistema di ventilazione, il quale garantisce una distribuzione uniforme in ambienti singoli. Si tratta dunque della soluzione perfetta per chi dispone di un monolocale o di un open space
Nel caso in cui la casa di montagna fosse ampia e avesse più stanze, sarebbe preferibile optare per un modello canalizzato. Il funzionamento è simile a quello dei modelli ventilati, ma, grazie a un sistema di canalizzazione, la stufa non si limita a riscaldare la stanza nella quale è collocata, ma è in grado di spingere il calore verso gli altri ambienti.
Nel caso in cui l’abitazione fosse dotata di un impianto di riscaldamento a pavimento o con termosifoni, e si desiderasse riscaldare l’acqua in essi convogliata tramite la stufa a pellet, sarebbe necessario puntare su un modello idro. Se scelta con attenzione, questa tipologia di stufa può essere impiegata anche per scaldare l’acqua sanitaria.
Come scegliere la stufa a pellet per la casa in montagna
Capire su quale tipologia di stufa a pellet puntare è certo fondamentale per individuare quella perfetta, ma non basta. Le differenze tra i vari modelli sono numerose e devono essere valutate con attenzione per non commettere errori nella scelta. Errori che, nel peggiore dei casi, porterebbero a non riuscire a riscaldare in modo adeguato l’ambiente e a dover trovare una soluzione aggiuntiva o sostitutiva.
I fattori da considerare, facilmente reperibili nelle schede tecniche dei diversi prodotti, sono i seguenti:
- la superficie massima riscaldabile: ogni stufa è pensata per riscaldare ambienti di metratura differente. Dunque, il primissimo passo da compiere subito dopo aver individuato la tipologia giusta, consiste nel selezionare i modelli in grado di riscaldare ambienti di dimensione simile al proprio;
- la dimensione: secondo fattore fondamentale da tenere presente è la dimensione della stufa. Per non sbagliare, una volta individuato il punto giusto in cui installarla, è importante misurare bene lo spazio disponibile, tenendo conto della presenza della canna fumaria, di eventuali canalizzazioni da far passare nel muro e della distanza minima dalla parete e dagli arredi;
- la classe energetica e i consumi: questi fattori, sebbene non incidano sulla capacità della stufa di generare calore, devono essere valutati con attenzione per tenere sotto controllo i consumi e abbattere i costi del riscaldamento.
Per finire, può essere utile valutare la dimensione del serbatoio, la presenza di un termostato e di eventuali funzioni smart, la possibilità di utilizzarla tramite telecomando e gli eventuali accessori già inclusi.