Riciclo in rallentamento, MDC: serve più informazione per i consumatori
MDC invita istituzioni, imprese e associazioni a collaborare per implementare politiche e investimenti che favoriscano il riciclo e il riutilizzo dei materiali
“La mancanza di campagne di sensibilizzazione capillari è una delle principali cause del rallentamento nel riciclo”: lo afferma l’avvocato Francesco Luongo, esperto del Movimento Difesa del Cittadino, intervenendo sulle conclusioni del rapporto presentato da Assoambiente, da cui emerge il rallentamento nella gestione dei materiali di scarto.
Un problema aggravato, per MDC, dalla scarsa informazione ed educazione rivolta ai consumatori, che svolgono un ruolo cruciale nella corretta gestione dei rifiuti e nella promozione di un modello di economia circolare.
Riciclo, MDC: serve impegno congiunto per la gestione dei rifiuti
Dal rapporto – spiega il Movimento Difesa del Cittadino – emerge che il tasso di dipendenza dalle importazioni di materiale in Italia è quasi al 50%, posizionando il nostro Paese al quinto posto in Europa dopo Lussemburgo, Paesi Bassi, Belgio e Malta. “Un dato significativo – commenta l’associazione – che evidenzia come, pur avendo compiuto progressi nella promozione dell’economia circolare, l’Italia fatichi a raggiungere l’atteso disaccoppiamento tra andamento economico e consumo di risorse“.
Per Luongo, “non si può prescindere dal coinvolgimento diretto dei cittadini, che devono essere messi nelle condizioni di comprendere appieno l’importanza delle loro scelte quotidiane in termini di sostenibilità. È necessario intensificare gli sforzi per educare i consumatori, fornendo strumenti e informazioni che rendano il riciclo una pratica consolidata e diffusa”.
Il Movimento Difesa del Cittadino, attraverso il Progetto Tris Recupero, è impegnato nella promozione di un modello di economia circolare equo e sostenibile, che non gravi ulteriormente sui consumatori.
Il presidente del Movimento, Antonio Longo, sottolinea: “Siamo di fronte a una sfida cruciale per il futuro del nostro Paese. Serve un impegno congiunto per garantire una gestione dei rifiuti più efficiente e sostenibile, ma anche per ridurre l’impatto economico sui cittadini. Solo un consumatore informato e consapevole può contribuire a rafforzare l’economia circolare, riducendo la dipendenza dall’estero e gli sprechi”.
Il Movimento, quindi, invita istituzioni, imprese e associazioni a collaborare per implementare politiche e investimenti che favoriscano il riciclo e il riutilizzo dei materiali: “una corretta informazione ed educazione dei consumatori rappresentano elementi imprescindibili per accelerare questa transizione e consolidare i progressi già compiuti”.