Criptovalute, FTX in bancarotta. Codici: pronti all’azione di classe in Italia

Criptovalute, FTX in bancarotta. Codici: pronti all’azione di classe in Italia

Criptovalute, FTX in bancarotta. Codici: pronti all’azione di classe in Italia

Venerdì scorso la società FTX, una delle principali piattaforme di scambio di criptovalute, ha dichiarato bancarotta. Codici: “Abbiamo già ricevuto diverse segnalazioni e stiamo studiando il caso con i nostri legali per definire il piano di azione per tutelare i risparmiatori “

Una società che non può più operare, con oltre 100mila creditori. È il nuovo caso che ha scosso il mondo della finanza e gettato nel panico tanti risparmiatori: si tratta della FTX, una delle principali piattaforme di scambio di criptovalute creato dai trader per i trader, che – spiega l’associazione Codici – offre prodotti, tra cui derivati del settore, opzioni, prodotti di volatilità e token con leva finanziaria.

Venerdì scorso la società FTX, creata da Sam Bankman Fried, ha dichiarato bancarotta. “L’azienda – spiega la Repubblica – gestiva fino a pochi giorni fa quasi un terzo degli scambi di criptovalute nel mondo. Era arrivata a valere 32 miliardi di dollari. Poi la scoperta di un buco da 8 miliardi. Di fatto si tratta del più grosso crac nel mondo cripto registrato finora”.

Secondo la ricostruzione di la Repubblica, “la crisi di Ftx è diventata pubblica con un tweet del 7 novembre di Changpeng Zhao, fondatore di del più grande exchange di cripto al mondo, Binance”. Si tratta di uno dei profili più seguiti nel mondo cripto. “Sui social – spiega il quotidiano – conferma delle indiscrezioni comparse su un giornale di settore qualche giorno prima: Ftx rischia l’insolvenza e lui stesso venderà tutti i suoi token di Ftx”, ossia “lo strumento che consente a un exchange di comprare e vendere cripto”.

A questo punto “gli investitori cominciano a vendere le proprie cripto su Ftx: ritirano 6 miliardi in poche ore e condannano la società all’insolvenza. Bitcoin perde il 20%. Scende sotto i 17 mila dollari e l’industria delle cripto brucia 300 miliardi. Ntx (e il suo token Ftt) arriva a perdere il 90% del proprio valore“.

La vicenda – spiega Codiciha ripercussioni anche in Italia. L’associazione, infatti, ha già ricevuto le prime segnalazioni da parte di investitori e si sta muovendo su due binari.

 

Criptovalute
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FTX in bancarotta, Codici scende in campo a tutela dei risparmiatori

“Per capire la gravità della situazione – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – basta considerare che per molti esperti il caso di FTX è la Lehman Brothers delle criptovalute. Si rischia l’effetto domino, una crisi di tutto il sistema cripto, che già da tempo mostra lacune importanti”.

“Quando si è diffusa la voce delle difficoltà di FTX – spiega Giacomelli – si è scatenato il panico tra gli investitori ed è partita la corsa a ritirare i propri fondi. Naturalmente adesso c’è grande apprensione per quanto accaduto e, soprattutto, per quello che potrebbe succedere. I creditori sono migliaia. Abbiamo già ricevuto diverse segnalazioni e stiamo studiando il caso con i nostri legali per definire il piano di azione per tutelare i risparmiatori”.

“Da una parte – prosegue Giacomelli – stiamo lavorando per l’avvio di un’azione di classe in Italia per i consumatori italiani. Dall’altra abbiamo avviato dei contatti con le associazioni dei consumatori cipriote e questo per due ragioni. La prima è in virtù del fatto che Codici è uno dei membri del BEUC, l’organizzazione che a livello europeo rappresenta e tutela i consumatori. La seconda è legata alla decisione – riportata dalla Consob – della Cyprus Securities and Exchange Commission, l’autorità di vigilanza cipriota, di sospendere l’autorizzazione ad operare per FTX, con effetto in tutta l’Unione Europea. Ciò significa che ora la società può solo portare avanti la gestione di eventuali richieste di restituzione delle disponibilità e di strumenti finanziari da parte dei clienti e non può svolgere servizi di investimento, eseguire nuove operazioni o accettare nuovi clienti. FTX non è attualmente in grado di elaborare i prelievi“.

“Considerando la situazione caotica, le conseguenze, le notizie e le indiscrezioni che si rincorrono, sconsigliamo vivamente di depositare – afferma ancora Giacomelli. – I depositi di TRX, BTT, JST, SUN e HT sono disabilitati. Invitiamo gli investitori ad agire con la massima cautela, rivolgendosi ad esperti e legali per avere chiarimenti e indicazioni sulle azioni da compiere. Per fare investimenti, soprattutto nel mondo delle criptovalute, non ci vuole molto, bastano pochi passaggi, ma è ancora più facile ritrovarsi in difficoltà, come dimostra questo caso”.


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