Incendio aeroporto Catania, Adoc: viaggiatori senza informazioni e servizi

Incendio aeroporto Catania, Adoc: viaggiatori senza informazioni e servizi (Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay)

Sono passati cinque giorni dall’incendio dell’aeroporto di Fontanarossa a Catania, con conseguenti gravi disagi per i cittadini. Secondo quanto denunciato da Adoc nazionale, insieme ad Adoc Sicilia e Adoc Catania, “viaggiatori e turisti sono lasciati senza informazioni e servizi. Le file sono interminabili, decine gli autobus fermi a Trapani per trasportare i passeggeri fino a Catania, incidenti e traffico insieme al caldo asfissiante di questo periodo stanno rovinando le vacanze ai turisti. In attesa di risposte, i passeggeri sono assiepati come formiche a 45 gradi nel terminal C di Catania, come negli aeroporti di Trapani e Palermo. Una situazione vergognosa non da Paese Civile”.

“Non è ammissibile che ci siano ritardi per la risoluzione delle problematiche dovute all’incendio in Sicilia, punto nevralgico, da un punto di vista economico e turistico, del nostro Paese soprattutto in questo periodo di alta stagione”, denuncia l’associazione.

La Presidente Adoc nazionale, Anna Rea, in questi giorni in Sicilia per un incontro con le Adoc territoriali, ha affermato che “a questa ennesima situazione emergenziale non si sta rispondendo con azioni altrettanto straordinarie da parte di tutti gli attori responsabili, dalle Istituzioni nazionali a quelle regionali, fino alle società di gestione aeroportuali e alle compagnie aeree”.

Incendio aeroporto Catania, l’appello di Adoc

“Le condizioni dei viaggiatori sono indegne: manca una comunicazione adeguata ai consumatori, non ci sono autobus sufficienti. Sembra di essere dimenticati da Dio – ha continuato Rea. –  Senza ferrovie e autostrade, percorrere le statali è un’odissea tra interruzioni e incendi. Ci vogliono 4 ore e mezza per fare 200 km. E ancora, i trasporti via mare risultano insufficienti, per non parlare delle tariffe esorbitanti senza ricevere un servizio adeguato. Si è parlato della possibilità di mettere a disposizione l’aeroporto di Sigonella per ridimensionare e alleviare i disagi ai passeggeri, ma non si hanno certezze sull’apertura dello scalo e l’aeroporto di Comiso continua il servizio solo per alcune compagnie e poche rotte”.

“Invitiamo il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, che pensa al ponte di Messina, a fare un piano straordinario infrastrutturale per la Sicilia: qui manca tutto. Stiamo valutando i profili delle responsabilità con i nostri consulenti legali e le eventuali azioni da intraprendere nelle opportune sedi a tutela degli interessi e dei diritti dei consumatori”, ha concluso Anna Rea.

Federconsumatori offre assistenza ai viaggiatori

Intanto gli sportelli della Federconsumatori della Sicilia orientale sono sommersi dalle telefonate e dalle mail di viaggiatori che chiedono informazioni e tutele dopo l’incendio.

“Le compagnie, nel frattempo, si stanno organizzando con piani straordinari per garantire voli da aeroporti alternativi almeno fino a fine mese, ma non sempre le modalità sono chiare agli utenti – segnala l’associazione. – I passeggeri lamentano una scarsa informazione sui mezzi messi a disposizione per raggiungere gli aeroporti di Comiso, Palermo e Trapani, sui quali le compagnie garantiscono la riprotezione dei voli”.

In caso di mancata fruizione del biglietto – ricorda Federconsumatori Sicilia – le compagnie hanno messo a disposizione (sui rispettivi siti Web o via email) la possibilità di fare richiesta di rimborso. In alternativa (i due rimborsi non possono essere sommati) si può richiedere il risarcimento delle spese sostenute per raggiungere la destinazione alternativa (Palermo, Trapani-Birgi o Ragusa-Comiso) con mezzi propri.

In questo secondo caso è necessario conservare gli scontrini e/o le fatture che dimostrano i costi sostenuti dai viaggiatori (noleggio auto, pedaggi, biglietti ferroviari o aerei, ristorante, alberghi etc).


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