donna che sorride

Relazioni interpersonali, salute, tempo libero, lavoro e situazione economica sono tutti aspetti fondamentali della nostra vita quotidiana, che concorrono a determinare il nostro grado di benessere. Ma gli italiani quanto si sentono soddisfatti?

Secondo un’indagine Istat (La soddisfazione dei cittadini per le condizioni di vita, anno 2019) si conferma nel 2019 il trend positivo iniziato nel 2016: il 56,5% degli intervistati dai 14 anni in su si dichiara molto o abbastanza soddisfatto per la propria situazione economica. Insieme alla soddisfazione migliora anche la fiducia negli altri: nel 2019 infatti la maggior parte della gente è degna di fiducia per il 23,9% delle persone, contro il 21,0% del 2018.

 

grafico soddisfazione istat
Quanti siamo soddisfatti. Fonte: Istat 2020

 

Nord vs Sud ma ci sono anche differenze di genere

A livello territoriale si conferma lo storico dualismo tra Nord e Sud del Paese: il grado più alto di soddisfazione è stato rilevato al Nord, con un valore medio pari a 7,2. Al Centro il livello è pari a 7,1 e nel Mezzogiorno è stato individuato un valore di 7,0. Mentre la regione con il più elevato livello di soddisfazione è il Trentino-Alto Adige (7,6).

Rimangono, inoltre, le differenze di genere: le donne con un grado più elevato di soddisfazione sono il 42,0% e gli uomini il 44,6%. Anche la condizione occupazionale influisce sul giudizio: la popolazione attiva nel mercato del lavoro o impegnata in un’attività formativa (occupati e studenti) è la più soddisfatta ed esprime più frequentemente giudizi molto positivi. Il 47,5% degli occupati e il 51,7% degli studenti infatti esprimono una elevata soddisfazione.

La reazione dei consumatori

Sui dati Istat sono intervenuti Codacons e Unione Nazionale Consumatori. Secondo il Codacons l’Italia risulta spezzata in due. «I numeri dimostrano ancora una volta come nel Mezzogiorno le condizioni di vita dei residenti siano indietro rispetto al resto del Paese, e come non sia stato affatto abbastanza per colmare questo gap», dichiara il Presidente Carlo Rienzi.

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, afferma che «solo per l’8,9% delle famiglie la situazione economica è molto o un po’ migliorata negli ultimi 12 mesi. Mentre per la stragrande maggioranza, il 65,2%, è invariata, insomma è rimasta com’era, quindi chi faceva fatica ad arrivare a fine mese non ha avuto miglioramenti».


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