selfie al cibo

La moda del momento: prima di essere gustato, un piatto viene fotografato e postato

1.373.312 sono le volte in cui i media si sono occupati di cibo nel 2019, soprattutto sul web: (729.357), seguito dalla stampa (524.488), dalla radio (88.555) e infine dalla tv (30.912). Il picco di informazione sul cibo su web e stampa si è registrato nel mese di ottobre, periodo in cui si sono concentrate numerose pubblicazioni relative al Rapporto Unicef 2019 su Bambini, cibo e nutrizione e la mostra di Steve McCurry dedicata al food a Forlì, che ha ottenuto molto spazio sulla stampa. È quanto emerge dal primo rapporto sull’informazione alimentare nei media italiani, presentato questa mattina all’avvio dei lavori della V edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, al Centro Congressi Lingotto di Torino fino a sabato 22 febbraio.

“Di cibo sui media si parla tantissimo, una vera e propria bulimia informativa che caratterizza la stampa come il web, la radio e la tv. I dati emersi da altre nostre ricerche, confrontate con questo nuovo report, ci dicono che si parla molto più di cibo che di politica, anche considerando un periodo come quello delle elezioni europee tenutesi nel 2019. Molto spazio viene dedicato al tema della sicurezza e delle malattie legate al cibo o che l’alimentazione può risolvere”, ha commentato Alessandro Cederle, Direttore de L’Eco della Stampa.

chef più citati nel mondo
Gli chef più citati nel mondo. Fonte: Festival del giornalismo alimentare

Chef e consumatori protagonisti

Una vita tra fornelli, radio e tv. Gli indiscussi protagonisti della tv e media sono loro: gli chef. Al primo posto, il più citato, secondo il rapporto de L’Eco della Stampa  è Gordon Ramsay (8127 volte nel 2019). Seguono Alessandro Borghese, Joe Bastianich e Bruno Barbieri. Ma un altro soggetto si è fatto strada sui media che parlano di cibo: il cittadino. “Il consumatore – ha detto Guia Beatrice Pirotti, docente SDA Bocconi e coordinatore del Master of Management in Food & Beverage –  vuole dire la sua, non sta più solo a guardare cosa fanno le aziende del food&beverage. Sempre di più vuole esprimere un parere, essere coinvolto già nella fase di ideazione del prodotto. Diventa consum-attore e le aziende utilizzano i social o le community online per promuovere nuove idee e nuovi prodotti ascoltando quello che il consumatore dice.”

Si parla di Made in Italy e salute…

Nell’era dei talent show dietro ai fornelli e dei programmi dispensatori di ricette culinarie sono tanti altri i temi alimentari più diffusi nei media, a partire dal Made in Italy, che ha rappresentato nel 2019 il 13,5% dell’informazione, che ha prodotto in totale quasi 300mila pubblicazioni. Nell’ambito del dibattito, oltre 200mila pubblicazioni riguardano le denominazioni di origine: in testa le DOC (oltre 90mila), cui seguono DOP (oltre 62mila), IGP (oltre 36mila) e DOCG (oltre 27mila). Molto spazio viene dedicato al tema della sicurezza e delle malattie legate al cibo o che l’alimentazione può risolvere. Il binomio alimentazione-salute è un altro topic alla base di molti format e approfondimenti. Analizzando le pubblicazioni relative alle patologie citate più volte in relazione all’alimentazione, sono state quasi 94mila quelle che coniugavano il cibo con “diabete”, “tumore” e “obesità”. Il report ha messo in luce anche quale tipologia di cibi sia stata associata in modo più ricorrente alle stesse patologie (frutta e verdura, carne, latticini e pesce).

…ma poco di spreco alimentare

I temi della sostenibilità alimentare sono sempre più sentiti dal pubblico e dalla società civile. Uno tra questi è quello dello spreco alimentare. Nonostante ciò di “doggy bag” si è parlato 321 volte in Italia, a fronte di oltre 1000 nel mondo. Un altro dato emerso è come il tema dell’alimentazione vegana e vegetariana, largamente diffuse tra la popolazione, sia stato sottaciuto a favore della dieta mediterranea.


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