Marco Vignola, vicepresidente UNC: “Il mio impegno per i consumatori”
Tempo di cambiamenti per l’Unione Nazionale Consumatori. Dopo l’ultima assemblea generale e le modifiche allo Statuto, Help Consumatori ha intervistato Marco Vignola, vicepresidente e tesoriere dell’associazione
Tempo di cambiamenti per l’Unione Nazionale Consumatori. Dopo l’ultima assemblea generale e le modifiche allo Statuto, Help Consumatori ha intervistato Marco Vignola, vicepresidente e tesoriere dell’associazione.
Cosa è emerso dall’Assemblea UNC? Apre lo statuto alla modernità con nuovi termini e nuovi temi come il digitale, la sostenibilità, le comunità energetiche, l’economia circolare… In che modo questi temi e queste parole entrano nella vostra azione?
Per spiegare all’esterno il ruolo e il lavoro che in UNC svolgiamo quotidianamente, sono sempre partito dal raccontare che spesso rappresentiamo per le persone che si rivolgono a noi un “collettore di disagio” e il luogo di ascolto e di vicinanza che fino a quel momento non avevano ancora trovato.
Questo significa che ci si rivolge a noi non esclusivamente per adesione morale (come ad esempio succede a chi si iscrive ad un’associazione ambientalista o per la difesa dei diritti umani), ma per ricevere vicinanza, aiuto e supporto nella risoluzione di problematiche molto concrete, ma la sfida che possiamo e dobbiamo vincere è quella di essere molto di più, soprattutto alla luce della velocità con cui nuove esigenze, nuovi temi e nuove problematiche emergono!
Ecco perché è fondamentale avere sempre un occhio attento sui nuovi paradigmi della modernità per anticipare i nuovi bisogni e le nuove necessità che ne deriveranno per consumatrici e consumatori, a cominciare dai temi che elencava. Per farlo è indispensabile immaginare e sviluppare modalità nuove di approccio, che è il mandato ricevuto dalla nostra Assemblea e da cui derivano nuove responsabilità di aggiornamento, di dialogo moderno con gli stakeholders e di proposte innovative che ci aiutino a raggiungere gli obiettivi che ci siamo dati a iniziare da un ingaggio sempre più attivo e consapevole dei nostri iscritti.
Cosa significa in concreto aprirsi alla modernità e agire su questi temi, sui quali mi sembra che l’associazione sia già particolarmente attiva?
L’Unione Nazionale Consumatori ha ormai quasi 70 anni (siamo nati nel 1955!) ma da sempre ha fatto propria una visione verso il futuro che, senza rinnegare il passato, cerca di comprendere e fare propria la modernità. Nel nostro nuovo Statuto abbiamo inserito parole (e quindi concetti) come circular economy e sostenibilità, comunità energetiche e vulnerabilità energetica, food waste e riciclo, fino a content creator, social media, influencer marketing, algoritmi e intelligenza artificiale tutte tematiche che già ora impattano sulla vita delle persone.
Per dare sostanza a questi concetti è necessario partire innanzi tutto da una nuova modalità di ascolto delle persone sfruttando i nuovi canali di comunicazione social che oggi si utilizzano; integrare nell’organizzazione dell’associazione gli strumenti digitali che ci consentono di gestire al meglio i dati e le tante informazioni che raccogliamo per dare risposte d’assistenza mirate; traslare a nuovi settori soluzioni, come ad esempio i gruppi d’acquisto, che hanno dimostrato la loro efficacia in altri campi; focalizzare, come stiamo facendo già sui nostri progetti, le attività progettuali su campi nuovi: la blockchain al servizio della tracciatura dei prodotti alimentari e della sicurezza alimentare, l’intelligenza artificiale al servizio dell’efficienza e del risparmio energetico per il contrasto alla povertà energetica.
Quali sono secondo lei le sfide principali dei consumatori in questi anni e nel prossimo futuro? Lei si occupa molto di energia e di sicuro questo è argomento complesso – penso alla liberalizzazione – e allo stesso tempo di fondamentale importanza per il futuro (per le rinnovabili e la transizione energetica). E ci sono le nuove forme di povertà energetica…
Sì, il mondo dell’energia e dei suoi mercati rappresenta per la sua complessità intriseca, forse, il settore più complicato oggi per i consumatori. Le sfide che ci troveremo ad affrontare nel nostro lavoro quotidiano sono principalmente due: da un lato lavorare per far diventare i consumatori più consapevoli e dall’altro aiutarli a cogliere e sfruttare i vantaggi e le opportunità che l’innovazione in questo settore, si spera, potrà garantire.
In questi anni di mercato selvaggio nel mondo dell’energia, la scarsa consapevolezza dei consumatori è stato un vero e proprio grimaldello nelle mani di aziende truffaldine per mettere in pratica le più disparate e fantasiose pratiche commerciali scorrette a danno dei consumatori e solo un consumatore veramente formato e consapevole è in grado di difendersi: la nostra sfida è quella di fornirgli gli strumenti per farlo!
D’altro canto è ormai tracciata la strada che dovrà portare i consumatori di energia da essere soggetti passivi a diventare protagonisti attivi, si pensi, ad esempio, alla figura del prosumer in grado di produrre per sè e per gli altri l’energia che viene consumata, e alle nuove forme di democratizzazione e condivisione dell’energia rappresentate dalle nascenti CER, le Comunità Energetiche Rinnovabili, per le quali il nostro impegno è quello, non solo lessicale, di aggiungere la S di “solidali” dandone sostanza con l’obiettivo di diventare uno degli strumenti principali di contrasto alla povertà energetica!
Cambiano le cariche sociali e lei diventa Vice Presidente e Tesoriere dell’associazione. Ci parla di questo ruolo?
Innanzitutto, la decisione dell’Assemblea dell’Unione di indicare me, e la mia compagna d’avventure Livia Zollo, come vicepresidenti della nostra associazione è un onore e rappresenta la fine di un percorso ormai ventennale nel mondo del consumerismo e una grossa responsabilità, considerando la storia che abbiamo alle spalle come UNC.
Nel mio caso il nostro Direttivo Nazionale ha deliberato di affidare a me anche il ruolo di Tesoriere dell’associazione affiancando, quindi, ad una carica politica anche le responsabilità tecniche di tenuta dei bilanci, funzione tanto delicata quanto indispensabile soprattutto per un’associazione di promozione sociale.
È chiaro che per raggiungere gli obiettivi sfidanti che abbiamo sono necessarie risorse adeguate, ma ancor di più, riuscire a utilizzarle nella maniera più efficiente ed oculata possibile. Al Tesoriere viene richiesto un impegno, di fatto quotidiano, per gestire i flussi di cassa e i fabbisogni dei diversi reparti, per analizzare il rischio finanziario ed elaborare delle proposte di investimento, assicurando una gestione armoniosa, equilibrata e, soprattutto, virtuosa delle finanze dell’associazione.
È un compito non semplice, soprattutto considerando le poche risorse a disposizione delle associazioni. Di sicuro il mio impegno sarà volto al potenziamento del territorio, che rappresenta il primo fronte di contatto con i consumatori, e del proselitismo per cercare di garantire risorse più costanti possibili considerando quanto pesino, purtroppo, sui bilanci delle associazioni, i ritardi nell’erogazione dei contributi sulle attività progettuali e di assistenza, come nel caso delle conciliazioni.
L’impegno è sfidante, ma abbiamo una struttura formata da colleghe e colleghi appassionate/i e preparate/i con cui assieme al nostro Presidente Massimiliano Dona e Livia Zollo lavoreremo fianco a fianco!