#ioleggoperchéLAB NIDI: libri aumentati del 50% in 250 nidi in Lombardia e Piemonte

#ioleggoperchéLAB NIDI: libri aumentati del 50% in 250 nidi in Lombardia e Piemonte (foto Pixabay)

Servono più libri a disposizione di educatori e piccoli nei nidi per contrastare le diseguaglianze, specie nelle aree più disagiate del Paese: lo afferma AIE, che ha presentato i primi esiti dell’iniziativa #ioleggoperchéLAB NIDI alla Bologna Children’s Book Fair.

Grazie al progetto pilota, organizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE) in stretta collaborazione con Fondazione Cariplo, 250 nidi in aree fragili della Lombardia e delle province piemontesi di Novara e del Verbano – Cusio – Ossola hanno potuto far crescere la dotazione delle loro biblioteche del 50%, coinvolgendo oltre settemila bimbi e 1250 educatori in attività con e attraverso i libri. Il 70% degli educatori intervistati ha dichiarato di utilizzare libri personali, portati da casa, per poter svolgere attività in aula.

“L’obiettivo – ha commentato il presidente di AIE Ricardo Franco Levi – è stato quello di aiutare ad avvicinare i più piccoli ai libri e alla lettura, certi che i nidi siano una risorsa educativa preziosa e uno strumento fondamentale di contrasto alle diseguaglianze e di inclusione sociale. Servono libri per cambiare le cose, fin da piccolissimi, e ancora di più nelle aree disagiate. Questo progetto, possibile solo grazie al sostegno di Fondazione Cariplo, sperimenta per la prima volta il modello di #ioleggoperché su un terreno inesplorato come quello dei nidi e grazie all’indagine condotta insieme all’Università di Bologna ci dice, fin d’ora, che il lavoro fatto ha un impatto. Ci auguriamo che questa iniziativa possa fare da apripista per altri territori”.

#ioleggoperchéLAB NIDI, i risultati dell’iniziativa

I libri presenti nei 250 nidi sono passati da 11.238 (stima) a 16.417, con una crescita percentuale del 46,6%, spiega AIE. Se prima della partecipazione del progetto già il 91% degli educatori dichiarava di utilizzare libri nelle attività proposte in classe, dopo la percentuale è cresciuta di oltre 7 punti percentuali, fino al 98,1%.

 

asilo
Foto Pixabay

 

Inoltre il 55,7% degli educatori dichiara di aver utilizzato già nei primi due mesi più della metà dei libri ricevuti, il 42,7% una percentuale tra il 10% e il 50% e solo l’1,4% non aveva ancora utilizzato i volumi ricevuti in regalo.

Nel 66,3% dei casi i libri sono stati usati per raccontare storie, nel 40,1% per permettere ai bambini di prendere confidenza con l’oggetto libro, per il 35,4% per imparare a riconoscere persone, animali, cose, per il 25,6% per associare le parole al loro significato/concetto, per il 19,2% per vedere le illustrazioni (erano possibili massimo due risposte).

Ai risultati positivi fanno da controcanto le evidenze delle dinamiche diverse dei 250 nidi rispetto all’adesione a #ioleggoperché: all’aumentare dei livelli di disagio in cui operava la struttura (i nidi sono stati suddivisi in 4 categorie, la 1 la più disagiata, la 4 meno), sono aumentate le difficoltà a ottenere sostegno: più di un nido su 4 (28%) nei nidi in territori maggiormente disagiati, e quindi in categoria 1, non ha infatti ottenuto nessun libro in dono nell’ambito di #ioleggoperché, percentuale che si è ridotta e al 2,9% nei nidi di categoria 4. 

“L’impegno degli educatori sino ad ora ha insomma limitato gli effetti negativi nei territori più fragili. Tuttavia le differenze rimangono e ciò evidenzia un più generale problema strutturale che richiede risposte di natura politico – istituzionale”, afferma AIE.

Il numero medio dei libri presenti nei nidi prima del progetto è di 50,3, con una media per educatore di 12,6 volumi e di 2,3 per bambino. Il 67,2% degli educatori, dunque, si porta i libri da casa per le attività, sebbene tutte le strutture siano comunque dotate di una biblioteca. Nei nidi di livello 1 la percentuale sale al 70,7%, scende al 50% nel livello 4. Un po’ meno della metà dei nidi, il 48,1%, aveva avviato iniziative con biblioteche e librerie del territorio già prima di #ioleggoperchéLAB-NIDI. Il 90,6% degli educatori, inoltre, dichiara di aggiornarsi sulle novità editoriali pubblicate. Il 26,2% lo fa in maniera sistematica rivolgendosi a librerie e biblioteche, il 39% in maniera saltuaria rivolgendosi sempre a librerie e biblioteche, il 25,4% utilizza altri strumenti.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy


Scrive per noi

Redazione
Redazione
Helpconsumatori è la prima e unica agenzia quotidiana d’informazione sui diritti dei cittadini-consumatori e sull’associazionismo organizzato che li tutela.

Parliamone ;-)