Settembre, si riparte col “caro scuola” (Foto di Gábor Adonyi da Pixabay)

Settembre, si riparte col “caro scuola”. Federconsumatori: aumento di oltre il 6% per il corredo scolastico

A settembre si riparte e il pensiero va al “caro scuola”. Monitoraggio Federconsumatori: servono 647 euro per il corredo scolastico con un aumento del 6,6% rispetto allo scorso anno e rincarano i libri per le superiori. “Costi tanto elevati da incidere sul diritto allo studio”

A settembre “si riparte”. E la prima voce della “ripartenza” delle famiglie, che quando possono rientrano dalle ferie (se hanno avuto la possibilità di farle), è sicuramente la scuola che a giorni riparte. E con essa il “caro scuola” con tutta una serie di spese cui bisogna far fronte per riportar sui banchi bambini e ragazzini. Dal corredo scolastico ai libri di testo, cosa si devono aspettare le famiglie a settembre? Viene in aiuto come ogni anno Federconsumatori che ha messo a confronto e analizzato i costi del corredo scolastico (zaini, astucci, diari, matite colorate e quadernoni), dei libri e degli accessori tecnologici.

Caro scuola, ecco i rincari di settembre 2024

Se il primo pensiero delle famiglie è alla riapertura delle scuole e al caro scuola, Federconsumatori spiega che anche quest’anno i prodotti scolastici subiscono aumenti notevoli. Il monitoraggio dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori rivela che i costi del materiale scolastico registrano un rincaro medio del +6,6% rispetto al 2023.

Nel complesso la spesa totale per il corredo scolastico, più i ricambi, quest’anno può arrivare a circa 647 euro ad alunno.

Dipende da cosa si acquista, si obietterà. Non tutti gli anni è necessario ad esempio rinnovare lo zaino. Questione di risparmio, certo, ma anche di scelte – se si ha uno zaino in buono stato, perché comprarne a tutti i costi uno nuovo? Fatto sta che le voci di spesa confrontate dall’associazione sono quasi tutte al rialzo.

Spiega Federconsumatori che “le voci più care si confermano quelle relative allo zaino, specialmente se si sceglie la versione trolley, per evitare di portare sulle spalle pesi eccessivi, oppure la versione hi-tech, con tanto di power bank integrato, per poter ricaricare i propri dispositivi”.

Quest’anno l’associazione ha preso in considerazione il costo dei prodotti in supermercati/ipermercati, in cartolibreria e online (dove talvolta si può risparmiare il 20% rispetto alla cartoleria e il 2% rispetto alla Gdo, spiega Federconsumatori). Qualche esempio di costi?

Per un astuccio dei cartoni fornito di matite, colori e penne la spesa oscilla dai quasi 29 euro dei supermercati, ai quasi 30 euro dell’online, ai 37,50 euro rilevati in cartolibreria, con rincari che rispettivamente variano dal 2% della cartolibreria al 4% della GDO al 6% dell’online.

Per un diario dei cartoni il prezzo oscilla dai 16,55 euro della GDO ai 20,90 euro della cartolibreria e rincari compresi fra il 4 e il 5%.

Uno zaino di marca trolley, spesso scelto dalle famiglie per evitare di caricare tutto il peso di libri e quaderni sulle spalle dei figli, può costare dai 95,60 euro al supermercato (più 9% rispetto allo scorso anno), ai 136 euro in cartolibreria (più 6%) a una spesa più o meno simile di poco più di 132 euro online (più 3%). Un pacco di matite colorate da 12 può costare da circa 6 euro a quasi 10 euro con rincari compresi fra l’1% e il 15% (rilevati online). Per i quadernoni si va da una media di 1,38 euro a 3,80 euro, con rincari fra il 3% e il 15%.

Libri di testo, tecnologia e diritto allo studio

Si tratta dunque di una voce di spesa particolarmente onerosa. Ma nel caro scuola finiscono spesso anche i libri di testo.

“I libri di testo sono un tasto particolarmente dolente, come ogni anno: per ogni studente in media si spenderanno 591,44 euro per i testi obbligatori + 2 dizionari. La variazione rispetto al 2023 è del +18%”, spiega Federconsumatori, notando che quest’anno aumentano i costi relativi ai testi delle scuole superiori di secondo grado, mentre segnano una discesa quelli relativi alle medie.

L’associazione calcola i costi considerando i testi scolastici di diverse classi delle scuole superiori di primo grado e di secondo grado, sia licei che istituti tecnici e sulla base di libri nuovi, mentre con libri usati stima un risparmio del 28%.

Le spese sono particolarmente alte per gli alunni delle classi prime. Federconsumatori stima che uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo + 2 dizionari 461,81 euro (con un calo del -5,4% rispetto allo scorso anno). Se si aggiungono i costi di un corredo scolastico completo si sforano i 1100 euro annui. Un ragazzo di prima liceo, prosegue l’associazione, spenderà per i libri di testo + 4 dizionari 715,30 euro (+3% rispetto allo scorso anno) e 647 euro per il corredo scolastico ed i ricambi, per un totale di ben 1.362,30 euro.

“Importi che risultano proibitivi per molte famiglie – spiega ancora Federconsumatori – a cui si aggiungono i costi ancor più onerosi da sostenere per l’acquisto di un Pc, dei programmi e dei dispositivi necessari per un utilizzo didattico di tale strumento, divenuto ormai indispensabile”.

Fra computer, webcam, microfono, antivirus, programmi base una famiglia, si arriva a spendere “come minimo, 413,44 euro (considerando per antivirus e programmi i costi su base annua), con un rincaro del +5% rispetto al 2023”. Bisogna però considerare la grande variabilità di prezzo delle tecnologia. Il costo di un computer portatile può infatti variare da 255 euro a quasi 6 mila euro, quello di un tablet da 169 a quasi 1600 euro. Anche per computer, tablet e webcam i costi sono in aumento.

“Mediamente i prodotti tecnologici utili alla didattica, rispetto allo scorso anno, registrano un aumento medio del +8,5%. A questo va aggiunta la spesa per la connessione a internet”, spiega Federconsumatori. Ancora: l’acquisto di prodotti rigenerati può consentire un risparmio di circa il 38%.

Sono costi tanto elevati da incidere, inevitabilmente, sul diritto allo studio dei ragazzi”, conclude l’associazione.

Una nota aggiuntiva riguarda i bonus. Per aiutare le famiglie contro il caro scuola esistono misure, a livello comunale e regionale, che prevedono buoni, agevolazioni o gratuità dei testi scolastici per le famiglie con basso reddito.

“Misure sicuramente positive, – spiega Federconsumatori – ma non ancora non sufficienti a dare un aiuto concreto alle famiglie in difficoltà, specialmente alla luce della grave situazione economica che le famiglie stanno vivendo a causa dei forti aumenti che si continuano a registrare”.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)