Sport, streaming illegale e contraffazione: l’Europa si prepara ai grandi eventi, l’EUIPO denuncia il gioco sleale (Foto credit EUIPO)

Grandi eventi sportivi e streaming illegale online, l’Europa accende i riflettori in vista dei prossimi appuntamenti di sport. Milioni di europei guardano gli eventi sportivi attraverso lo streaming illegale e comprano articoli sportivi contraffatti, per un danno ai produttori stimato in 850 milioni di euro. Sono comportamenti diffusi con percentuali maggiori fra i giovani. Secondo uno studio dell’EUIPO,  l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale, il 12% degli europei ha utilizzato o riprodotto in streaming contenuti provenienti da fonti illegali per guardare eventi sportivi. In Italia il 6% dei cittadini ha fatto ricorso a fonti online illegali per guardare lo sport ma questo comportamento aumenta fra i giovani e raggiunge il 23% fra chi ha età compresa fra 15 e 24 anni.

Eventi sportivi e streaming illegale

Il focus sullo streaming illegale e i danni che vengono dal mercato di prodotti contraffatti fra gli articoli sportivi sono stati diffusi in occasione dei prossimi eventi di sport che si svolgeranno in Europa, dal Campionato Uefa Euro 2024 ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi. E per l’occasione l’EUIPO ha lanciato la campagna «Play Fair» (Io gioco secondo le regole), che esorta i tifosi a guardare le trasmissioni ufficiali e a comprare merchandising autorizzato.

“Mentre gli europei sono pronti a sintonizzarsi sulle trasmissioni dei più grandi eventi sportivi, milioni di loro potrebbero farlo illegalmente – informa l’Ufficio europeo – Secondo uno studio dell’EUIPO sulla percezione, la consapevolezza e il comportamento dei cittadini dell’UE, il 12% di questi ha utilizzato o riprodotto in streaming contenuti provenienti da fonti illegali per guardare eventi sportivi. Per quanto riguarda i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni, più di un quarto (27 %) ammette di utilizzare canali online illegali per guardare eventi sportivi”.

Spiega il Direttore esecutivo dell’EUIPO, João Negrão: «Mentre quest’estate vivremo le emozioni delle competizioni, sarà fondamentale giocare secondo le regole, sia per i giocatori sul campo sia per gli spettatori a casa. I diritti di proprietà intellettuale alla base di questi eventi proteggono e rafforzano le nostre esperienze da tifosi, sostengono i nostri atleti e ispirano i futuri campioni d’Europa e del mondo. Guardando le trasmissioni ufficiali e acquistando i prodotti sotto licenza, garantiamo che i nostri amati sport continuino a prosperare per le generazioni future».

Grandi eventi, opportunità per l’illegalità

Grandi eventi portano grandi opportunità per l’illegalità. Lo streaming online illegale riguarda tutti i tipi di contenuti, compresi gli eventi sportivi, e l’Ufficio europeo ha stimato che la pirateria in tutti i media generi ogni anno 1 miliardo di euro di introiti illeciti. La pirateria degli eventi in diretta crea grandi problemi per il finanziamento dello sport.

Ci sono poi le conseguenze economiche che vengono dal mercato degli articoli sportivi contraffatti, che risente di mancate vendite per un valore pari a 850 milioni di euro all’anno. Questa cifra non include l’abbigliamento sportivo come maglie da calcio e calzature sportive false, che rappresentano una parte significativa del totale stimato di 12 miliardi di euro di abbigliamento contraffatto in Europa all’anno.

Lo streaming illegale di eventi sportivi aumenta fra i giovani. Secondo lo studio EUIPO, i cittadini più giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni hanno riferito di accedere illegalmente agli eventi sportivi online a un tasso pari al doppio di quello della popolazione totale. Ci sono poi differenze nazionali: i giovani bulgari hanno maggiori probabilità di ricorrere allo streaming illegale di manifestazioni sportive con un tasso del 47%, ben al di sopra della media UE del 27%, seguiti da spagnoli (42%) e greci (42%), sloveni (39%) e irlandesi (34%). Lo streaming è il metodo più diffuso per accedere a contenuti televisivi illegali: il 58% della pirateria nell’UE avviene via streaming e il 32% tramite download.

 

Foto credit EUIPO

 

Articoli sportivi contraffatti

Secondo la scheda di valutazione sui giovani e la proprietà intellettuale dell’EUIPO, in media il 10% dei giovani dell’UE di età compresa tra i 15 e i 24 anni ammette di acquistare intenzionalmente articoli sportivi contraffatti. Al contrario, il 7% dei giovani consumatori europei ha acquistato accidentalmente articoli contraffatti. In Italia il 10% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni ha acquistato online consapevolmente articoli sportivi contraffatti.

Secondo i calcoli dell’EUIPO, l’impatto di queste vendite di prodotti contraffatti nell’UE è sostanziale, con una perdita totale stimata di 851 milioni di euro all’anno, pari all’11% delle vendite totali nel settore. Le conseguenze economiche e sociali della contraffazione sono pesanti: mancato guadagno, distruzione di posti di lavoro, danno alla reputazione dei marchi (perché dei prodotti circolano copie di qualità inferiore) e rischi per a salute dei consumatori nel caso di prodotti non conformi alle norme europee in materia di salute, sicurezza e protezione ambientale. Come indicato dallo studio dell’EUIPO e dell’OCSE sui prodotti pericolosi, gli articoli sportivi contraffatti possono deteriorarsi in momenti critici e contenere ingredienti tossici o pericolosi.


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