Clima, Legambiente: fiumi e laghi minacciati da siccità, alluvioni e ondate di calore

Clima, Legambiente: fiumi e laghi minacciati da siccità, alluvioni e ondate di calore (Foto di Jody Davis da Pixabay)

Laghi e fiumi sono in forte sofferenza a causa dagli effetti sempre più impattanti della crisi climatica, come siccità, alluvioni e ondate di calore. A fare il punto i nuovi dati dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente.

Secondo l’analisi, dal 2022 a luglio 2023, in Italia, 21 fiumi e 10 laghi sono stati colpiti dalla siccità. Tra questi, i fiumi Po, Sesia, Pellice, Bormida, Adige, Tagliamento, Bisenzio, Ombrone, Tevere, Chienti, Metauro, Misa (questi ultimi due sono anche tra quelli ripetutamente esondati negli eventi alluvionali del 2022 e 2023). Tra i laghi: il Lago Maggiore, quello di Como, Garda, Fedaia, Massaciuccoli, Nemi, Bracciano.

Osservatorio Città Clima, gli eventi climatici estremi più frequenti

Se si guarda ai singoli anni e alla tipologia di eventi climatici estremi, nei primi sei mesi del 2023 nella Penisola sono stati 12 gli eventi siccitosi che hanno colpito laghi e fiumi, 22 quelli nel 2022. Ammontano, invece, a 28 le esondazioni censite da inizio anno da Legambiente, contro le 21 del 2022.

A pesare le due alluvioni di inizio e metà maggio in Romagna e nel nord delle Marche. Ma è peoccupante anche il bilancio degli ultimi 13 anni: dal 2010 ad oggi sono 231 casi di esondazioni fluviali, ben il 13,3% di tutti gli eventi estremi registrati sulla piattaforma.

In particolare, secondo quanto emerge dall’Osservatorio Città Clima, le regioni che hanno visto un maggior numero di esondazioni sono Emilia-Romagna (39 eventi), Lombardia (38), Sicilia (24), Piemonte (18), Liguria (17). Gli eventi di siccità, invece, che hanno colpito fiumi e laghi dal 2010 sono stati 49, che sul totale di casi di danni da siccità prolungata (79 eventi) sono pari al 62%. Le regioni con più casi: Lombardia (17), Piemonte (7), Veneto e Emilia-Romagna (5 ciascuna).

Le ondate di calore

Non solo emergenza alluvioni e siccità. Le temperature globali – avverte Legambiente – hanno accelerato a livelli record nelle ultime settimane e – a distanza di sette anni dall’ultimo evento – torna a far parlare di sé “El Niño”, un fenomeno atmosferico che potrebbe spingere il 2023 a diventare l’anno più caldo mai registrato.

Già il 2022 è stato un “anno nero” per le ondate di calore, come sottolinea il dossier del Ministero della Salute pubblicato a novembre 2022, che ha evidenziato come nel mese di luglio la mortalità sia aumentata mediamente del 29% toccando il picco del 36% nella seconda metà del mese. Tra le città maggiormente colpite troviamo Torino, con un eccesso di mortalità pari al +70%, a cui segue Campobasso (+69%), Bari (+60%) e Bolzano (+59%).

Solo nel 2022 sono stati oltre 2.300 i decessi in Italia dovuti alle ondate di calore, secondo le analisi di Ministero della Salute e Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, in crescita rispetto ai 1.472 del 2021 e ai 685 del 2020.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Scrive per noi

Francesca Marras
Mi sono laureata in Scienze Internazionali con una tesi sulle politiche del lavoro e la questione sindacale in Cina, a conclusione di un percorso di studi che ho scelto spinta dal mio forte interesse per i diritti umani e per le tematiche sociali. Mi sono avvicinata al mondo consumerista e della tutela del cittadino nel 2015 grazie al Servizio Civile. Ho avuto così modo di occuparmi di argomenti diversi, dall'ambiente alla cybersecurity e tutto ciò che riguarda i diritti del consumatore. Coltivo da anni la passione per i media e il giornalismo e mi piace tenermi sempre aggiornata sui nuovi mezzi di comunicazione. Una parte della mia vita, professionale e non, è dedicata al teatro e al cinema.

Parliamone ;-)