Gli italiani non rinunciano a viaggiare. Ma come?
Indagine BVA Doxa: gli italiani nel 2023 non rinunciano a viaggiare. Ma cambiano qualche abitudine, si spostano in bassa stagione o riducono le notti di viaggio
Cercano modalità alternative per spostarsi, si spostano in bassa stagione o riducono le notti di viaggi. Nel 2023 gli italiani non rinunciano a viaggiare nonostante l’impatto sul budget dovuto all’aumento dell’inflazione, ma correggono qualche abitudine di viaggio. Mentre nella scelta dell’hotel sono attenti a diversi fattori come posizione, colazione, parcheggio, pulizia – con un’attenzione diversa anche a seconda del tipo di viaggiatore, se per svago e vacanza o in viaggio di lavoro.
Sono alcuni degli elementi che vengono dalla ricerca Smart Travellers: gli italiani, gli hotel, i viaggi nel 2023 fatta da BVA Doxa per BWH Hotel Group Italia. L’indagine si basa su oltre duemila interviste online relative a viaggi fatti in Italia nell’ultimo anno e suddivise per target: popolazione generale (General Population), Leisure Travellers (persone con almeno 2 notti consecutive fuori casa per motivi di svago) e Business Travellers (chi viaggia per lavoro e spende fuori casa almeno 3 notti consecutive).
Viaggiare, le nuove abitudini
Dall’indagine emerge che il budget dedicato ai viaggi è invariato rispetto all’anno precedente per il 38% della General Population e il 42% dei Leisure Travellers, mentre è aumentato rispettivamente per il 23% e 28% degli intervistati.
L’aumento dell’inflazione e il relativo impatto sul carovita stanno influenzando le abitudini di viaggio e soggiorno, portando i viaggiatori a preferire spostamenti in bassa stagione o riducendo le notti di viaggio (38% General Population e 34% Leisure Travellers).
Le persone, dice l’indagine, non rinunciano ai viaggi, ma cercano modalità alternative per spostarsi e soggiornare.
Per quanto riguarda i viaggiatori per lavoro, il 32% conferma una riduzione delle trasferte rispetto al 2019 mentre il 20% dichiara per contro di averle incrementate; i dati relativi ai comportamenti reali riferiti al 2022 e all’inizio 2023 indicano una tendenza in rialzo.
Non cambiano invece le abitudini sulla mobilità. La maggior parte dei viaggiatori conferma di utilizzare ancora gli stessi mezzi di spostamento dimostrando una modesta sensibilità all’utilizzo di mezzi con minor impatto ambientale (rispettivamente 18%, 15% e 22%).
Viaggiare, i fattori di scelta
Il buon rapporto qualità/prezzo si conferma, per tutte e tre le categorie di viaggiatori, il principale driver di scelta, confermato dal 62% della General Population, dal 67% dei Leisure Travellers e dal 53% dei Business Travellers, che concordano anche sull’importanza della pulizia nelle strutture e il rispetto delle norme sanitarie. Se però i viaggiatori per svago danno più importanza alla posizione strategica (46%) e si affidano maggiormente alle recensioni degli altri viaggiatori (38%), i Business Travellers, oltre alla posizione strategica (40%) sono attenti alla comodità del parcheggio (36%) e alla qualità della colazione (32%).
In relazione alle esperienze digitali in albergo, i numeri non si discostano di molto fra i diversi viaggiatori. Se per la General Population (27%) e i Business Travellers (29%) la smart room è l’opzione più interessante, i Leisure Travellers prediligono più degli altri i servizi streaming da Smartphone con l’utilizzo del proprio account. Gli strumenti on line, siti web o app, sono il metodo più utilizzato per le prenotazioni. Sommando siti web e app si raggiunge il 71% di utenti per la Global Population, il 74% per i Leisure Travellers e il 70% per i Business Travellers.

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