Pesticidi, la Commissione Ambiente PE chiede la riduzione del 50% entro il 2030

Pesticidi, la Commissione Ambiente PE chiede la riduzione del 50% entro il 2030 (Foto di Erich Westendarp da Pixabay)

La Commissione Ambiente del Parlamento UE ha adottato la sua posizione sulle misure volte a garantire un uso sostenibile dei pesticidi e a ridurre l’uso e il rischio di tutti i pesticidi chimici di almeno il 50% entro il 2030.

Il Parlamento dovrebbe adottare il suo mandato durante la sessione plenaria del 20-23 novembre 2023, successivamente sarà pronto ad avviare i negoziati con gli Stati membri dell’UE.

Pesticidi, le richieste della Commissione Ambiente

Come spiegato in una nota del Parlamento UE, nel testo (adottato con 47 voti favorevoli, 37 contrari e 2 astensioni) i deputati affermano che entro il 2030 l’UE deve ridurre l’uso e il rischio dei prodotti fitosanitari chimici di almeno il 50% e l’uso dei cosiddetti “prodotti più pericolosi” del 65%, rispetto alla media 2013-2017.

Gli eurodeputati chiedono, inoltre, che ogni Stato membro adotti obiettivi e strategie nazionali, basati sulle sostanze vendute ogni anno, sul livello di pericolo e sulla dimensione della propria area agricola. La Commissione verificherà quindi se gli obiettivi nazionali debbano essere più ambiziosi per raggiungere gli obiettivi UE 2030. Gli Stati membri devono anche disporre di norme specifiche almeno per le cinque colture in cui una riduzione dell’uso di pesticidi chimici avrebbe l’impatto maggiore.

Obiettivo dei deputati è anche quello di vietare l’uso di pesticidi chimici (ad eccezione di quelli autorizzati per l’agricoltura biologica e il controllo biologico) nelle aree sensibili e all’interno di una zona cuscinetto di cinque metri, come tutti gli spazi verdi urbani compresi parchi, campi da gioco, campi sportivi, percorsi pubblici, nonché le aree Natura 2000.

La Gestione Integrata dei Parassiti

Gli eurodeputati affermano anche che i paesi dell’UE devono garantire che i pesticidi chimici siano utilizzati solo come ultima risorsa, come stabilito nella Gestione integrata dei parassiti (Integrated Pest Management). Per dotare meglio gli agricoltori di sostanze sostitutive, chiedono che la Commissione stabilisca un obiettivo UE 2030 per l’aumento delle vendite di pesticidi a basso rischio, sei mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento.

“Allo stesso tempo – sottolinea la Commissione Ambiente – la Commissione deve anche valutare le metodologie per accelerare il processo di autorizzazione dei pesticidi a basso rischio e il controllo biologico, poiché le attuali procedure lunghe rappresentano un ostacolo significativo alla loro adozione”. I cambiamenti introdotti dalle nuove norme comunque saranno graduali, per ridurre al minimo l’impatto sulla sicurezza alimentare.

Per quanto riguarda, infine, l’importazione da paesi extra UE, “entro dicembre 2025 – spiega la nota del Parlamento UE – la Commissione dovrà esaminare le differenze nell’uso dei pesticidi sui prodotti agricoli e agroalimentari importati rispetto ai prodotti dell’UE e, se necessario, proporre misure per garantire che le importazioni soddisfino gli standard equivalenti dell’UE. Inoltre, sarà vietata l’esportazione di pesticidi non approvati nell’UE”.


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