Novità nell’ambito della sicurezza informatica. Il Parlamento europeo, infatti, ha approvato in via definitiva una serie di nuove norme sull’argomento che dovrebbero ridurre gli incidenti online. L’intento degli eurodeputati era quello di definire standard comuni di sicurezza informatica e di conseguenza rafforzare la cooperazione tra i paesi dell’UE. Questo dovrebbe quindi aiutare le imprese a proteggere se stesse e a prevenire gli attacchi alle infrastrutture dei paesi dell’Unione Europea. “Gli incidenti in ambito di sicurezza informatica presentano molto spesso una caratteristica transfrontaliera e, quindi, riguardano più di uno Stato membro dell’Unione Europea. Una protezione informatica frammentata rende tutti noi vulnerabili e rappresenta un grande rischio per la sicurezza dell’Europa intera. Questa direttiva stabilirà un livello comune elevato di sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell’Unione e rafforzerà la cooperazione tra gli Stati membri, aiutando a prevenire futuri attacchi informatici a importanti infrastrutture interconnesse in Europa”, ha detto Andreas Schwab (PPE, DE).
La direttiva sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi nell’UE è in linea con la strategia del mercato unico digitale, stabilendo i requisiti per le piattaforme online e assicurando che possano rispettare tali norme ovunque esse operino nell’UE. La nuova normativa stabilisce obblighi in materia di sicurezza e di notifica per gli “operatori di servizi essenziali” in settori quali l’energia, i trasporti, la sanità, il settore bancario e la fornitura di acqua potabile. Gli Stati membri dovranno identificare i soggetti che operano in questi settori seguendo criteri specifici, tra cui la fornitura di servizi essenziali per il mantenimento di attività sociali ed economiche cruciali.
Per i fornitori di servizi digitali, mercati online, motori di ricerca e cloud sono previste misure per garantire la sicurezza delle loro infrastrutture, notificare gli incidenti più rilevanti alle autorità nazionali competenti. Le micro e le piccole imprese digitali sono esentate da tali requisiti.


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