Vaccini covid

Entrerà in vigore domani, 5 novembre, e sarà valido fino al 3 dicembre il nuovo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio.

Nel documento, molto atteso, sono previste le nuove misure di contenimento della pandemia da coronavirus, con una differenza fra misure valide su tutto il territorio nazionale e misure che invece diventano più restrittive nelle regioni che verranno classificate con un livello di rischio alto, a livello 3 o 4. Al momento non si sa ancora quali saranno le regioni classificate a rischio più alto, come arancioni o rosse.

In linea generale, il nuovo Dpcm prevede a livello nazionale un “coprifuoco” dalle 22 alle 5, il passaggio alla didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, il riempimento al 50% dei trasporti pubblici (“a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale, con esclusione del trasporto scolastico dedicato, è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento”).

I centri commerciali saranno chiusi nel nel weekend. Ci saranno invece chiusure maggiore nei territori più a rischio, dove varrà anche un generale divieto di circolazione salvo motivi di salute, di necessità e di lavoro.

 

coronavirus distanziamento
 

 

Misure valide in tutta Italia: il “coprifuoco”

«Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute – si legge nel Dpcm –  È in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi».

Potranno essere chiuse strade o piazze nei centri urbani dove si creano situazioni di assembramento. Si potrà accedere a parchi, ville e giardino nel rispetto del divieto di assembramento.

Le attività permesse e quelle no

Sono sospese le attività dei parchi tematici e di divertimento.

Si può svolgere attività sportiva o motoria all’aperto, anche in aree attrezzate e parchi pubblici, mentre sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali, fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative o terapeutiche, nonché centri culturali, centri sociali e centri ricreativi.

Si ferma il tempo libero

Sono sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò. Sono sospesi gli spettacoli in teatri e cinema e sale da concerto, anche all’aperto, e chiuse le discoteche. Sospesi mostre e musei. Sono vietate le feste al chiuso e all’aperto, comprese quelle legate a cerimonie civili e religiose. Sono vietate sagre e fiere. L’accesso ai luoghi di culto avviene evitando assembramenti.

«Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza».

 

Elettronica per la didattica a distanza

 

La scuola: le superiori in Dad

A livello nazionale, la scuola superiore passa interamente alla didattica a distanza mentre rimane la fruizione in presenza per infanzia, elementari e medie.

«Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica (…) in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata. Resta salva la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o in ragione di mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali».

L’attività didattica ed educativa per la scuola dell’infanzia, il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, con uso obbligatorio di dispositivi di protezione delle vie respiratorie salvo che per i bambini di età inferiore ai sei anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina.

I negozi: nel weekend chiusi i centri commerciali

Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.

La ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) è permessa dalle ore 5.00 fino alle ore 18.00.

Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Rimane consentita la ristorazione con consegna a domicilio e quella con asporto fino alle 22, con divieto di consumazione sul posto.

Sono consentiti i servizi alla persona: i parrucchieri rimangono aperti.


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