Mobilità attiva, solo il 42% degli italiani si sposta a piedi o in bici (Foto di Pexels da Pixabay)

“Andare a scuola o al lavoro, a piedi, in bici o utilizzando altre strategie di mobilità attiva, può diminuire la mortalità e ridurre l’insorgenza di molte malattie croniche, ma nel nostro paese solo il 42% dei 18-69enni la pratica e, in molti casi, con valori al di sotto della soglia che permetterebbe di ottenere i maggiori benefici”. È quanto rivelano i dati della Sorveglianza Passi del Centro Nazionale per la Prevenzione delle malattie e la Promozione della Salute (Cnapps) dell’Iss (Istituto superiore di sanità) resi noti in occasione della settimana europea della Mobilità che si celebra dal 16 al 23 settembre.

Andare a piedi o in bicicletta, la mobilità attiva

La mobilità attiva è la scelta di andare in bicicletta o a piedi per i propri spostamenti abituali, a lavoro o a scuola, attraverso il trasporto attivo in alternativa all’uso di veicoli a motore. L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) raccomanda 150 minuti di attività fisica moderata alla settimana, raggiungibili con un tragitto quotidiano di circa 2,5 km per 5 giorni.

La mobilità attiva fa bene alla salute. Secondo quanto ricorda l’Iss, è associata ad una significativa riduzione del rischio di mortalità per tutte le cause (-24%). Le persone che si mantengono attive hanno fino al 30% di rischio in meno di cadere in depressione e rimanere attivi migliora l’umore e riduce lo stress. Nella Ue, ricorda l’Istituto, si stima che ogni anno oltre 100 mila morti premature potrebbero essere evitate se ogni adulto andasse a piedi o in bicicletta per 15 minuti in più al giorno.

Gli italiani si muovono poco

Qual è dunque la fotografia degli italiani? Nel biennio 2021-2022 solo il 42% degli adulti intervistati pratica mobilità attiva e dichiara di aver usato la bicicletta o di essersi spostato a piedi per andare al lavoro, a scuola o per gli spostamenti quotidiani.

Nel dettaglio, il 19% degli intervistati risulta fisicamente attivo con la sola mobilità attiva, ovvero andando a piedi o in bici raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati dall’OMS, almeno 150 minuti a settimana di attività moderata; il 23% risulta parzialmente attivo perché si sposta a piedi o in bicicletta ma lo fa per meno di 150 minuti a settimana.

La percentuale di chi raggiunge i livelli raccomandati dall’Oms attraverso la mobilità attiva, spiega l’Iss, “è maggiore tra i 18-24enni, ma anche fra i 50-69enni, fra le persone con alto livello di istruzione, fra gli stranieri e fra i residenti nelle Regioni settentrionali, rispetto al resto del Paese”. Il restante 58% della popolazione, quasi sei italiani su dieci, si sposta con veicoli a motore privati o pubblici, in auto o col bus, con trascurabili tragitti a piedi o in bicicletta. 


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