Polo medico Inps, Cittadinanzattiva: “Primo passo contro burocrazia”
Ricostituire un polo medico nell’Inps, che intermedia 50 miliardi di euro di prestazioni per invalidità e per altre prestazioni attraverso i medici. È la richiesta arrivata nei giorni scorsi dal presidente Inps Pasquale Tridico, intervenuto in audizione alle Commissioni Lavoro di Camera e Senato. La richiesta è quella di investire 50 milioni di euro nella prossima legge di Bilancio per finanziare convenzioni a tempo indeterminato sul tipo di quelle dei medici ambulatoriali o di medicina generale per dar vita ad un “Polo medico Inps” che sappia appunto intermediare al meglio i 50 miliardi di prestazioni erogate ogni anno dall’Istituto a seguito di decisioni dei medici, dall’invalidità alla malattia (fonte: Quotidiano Sanità).
Per Cittadinanzattiva si tratta un primo passo importante per dare risposte ai cittadini sulla lentezza e sulla burocrazia che incontrano nei percorsi di invalidità. Sostiene Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva: “Accogliamo con favore la proposta del Presidente Tridico circa la costituzione di un Polo medico INPS perché speriamo possa contribuire ad alleviare i gravi disagi ai cittadini, determinati dalle lunghe attese per ricevere il riconoscimento dell’invalidità civile e dalla superficialità che talvolta caratterizza le visite di accertamento. La presenza di medici contrattualizzati, come richiesto da Tridico, sarebbe un’ulteriore garanzia di qualità per i servizi resi al cittadino”.
L’ultimo rapporto Pit Salute dell’associazione, dello scorso dicembre, dice che nelle segnalazioni dei cittadini sull’invalidità civile (12,2%) primeggia al solito la lentezza dell’iter burocratico (50,5%), a seguire l’esito negativo degli accertamenti (26,7%) e i lunghi tempi per l’erogazione dei benefici e delle agevolazioni (16,6%). Per la convocazione a prima visita, spiega Cittadinanzattiva, si può attendere fino a 7 mesi e mezzo, per la ricezione del verbale fino a 9 mesi e mezzo e per l’erogazione dei benefici economici anche 12 mesi. In media per tutto l’iter il cittadino attende 12 mesi. “Ci auguriamo quindi – conclude Gaudioso – che questo rappresenti solamente il primo passo per dare risposte concrete alle richieste di migliaia di cittadini, che da troppi anni chiedono il rispetto dei propri diritti e della propria dignità, soprattutto se in una condizione di fragilità e malattia”.

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- Giornalista professionista. Direttrice di Help Consumatori. Romana. Sono arrivata a Help Consumatori nel 2006 e da allora mi occupo soprattutto di consumi e consumatori, società e ambiente, bambini e infanzia, salute e privacy. Mi appassionano soprattutto i diritti, il sociale e tutti quei temi che spesso finiscono a fondo pagina. Alla ricerca di una strada personale nel magico mondo del giornalismo ho collaborato come freelance con Reset DOC, La Nuova Ecologia, Il Riformista, IMGPress. Sono laureata con lode in Scienze della Comunicazione alla Sapienza con una tesi sul confronto di quattro quotidiani italiani durante la guerra del Kosovo e ho proseguito gli studi con un master su Immigrati e Rifugiati. Le cause perse sono il mio forte. Hobby: narrativa contemporanea, cinema, passeggiate al mare.
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