Sanità, a due anni muore al Policlinico Torvergata. Dura reazione delle AACC
Un’incredibile tragedia legata, probabilmente, ad un errore medico: al Policlinico Tor Vergata di Roma una bambina di due anni ha perso la vita. Sembra che la causa della morte sia stata una manovra errata nel corso di una tracheotomia. L’ospedale ha aperto un’inchiesta interna per verificare le eventuali responsabilità professionali. La bambina, affetta da una forma di leucemia, era ricoverata nel reparto di Ematologia, e doveva essere sottoposta a trapianto di midollo. Dal Ministero della Salute arriva l’indicazione che “il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin fin da ieri, non appena ricevuta la comunicazione da parte del Policlinico di Tor Vergata, ha immediatamente avviato una indagine conoscitiva approfondita sui fatti attraverso il servizio ispettivo del Ministero”. Cittadinanzattiva offre il proprio sostegno di tutela legale e medico-legale alla famiglia, affinchè venga fatta chiarezza sulle cause e le eventuali responsabilità di quanto accaduto.
Cittadinanzattiva Lazio esprime la propria vicinanza alla famiglia della bambina deceduta e chiede alle autorità competenti di fare immediata chiarezza su quanto accaduto e capire se esistono responsabilità professionali o organizzative. “Negli ultimi mesi si sono ripetuti episodi a danno dei pazienti o sono state segnalate, anche recentemente, situazioni di rischio potenziale in diversi centri di cura”. Cittadinanzatitva chiede con forza che alla Regione Lazio un piano di sicurezza delle cure e di prevenzione dei rischi regionale che sia efficace e applicato scrupolosamente in tutte le strutture sanitarie, ma occorrono anche controlli che ne verifichino l’applicazione e colpiscano le negligenze. Non si può più aspettare.
Dura anche la reazione del Codici che attende l’esito dell’autopsia. “Se quanto accaduto è causa di un errore medico, ci troviamo di fronte ad un grave caso di malasanità. Pertanto annunciamo che l’associazione Codici si costituirà parte civile in caso di processo” commenta il Segretario Nazionale del Codici, Ivano Giacomelli. L’Associazione ricorda che, secondo la Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, il Lazio si pone come terza Regione per casi di malasanità (nel periodo di osservazione – 2 anni – su 63 casi seguiti 42 i decessi). Sempre secondo la commissione “in Italia, in media, ogni mese si contano circa 13 casi di presunta malasanità che finiscono sotto la lente d’ingrandimento della stessa Commissione”. Analizzando nel dettaglio la tabella della Commissione si scopre che 261 decessi sono legati a presunti errori medici e 139 a inefficienze di vario tipo. Le inefficienze sono spesso legate a carenze di vario genere e a strutture inadeguate.
Data l’importanza del tema sanitario, l’Associazione avverte la necessità di un confronto aperto tra cittadini, istituzioni, operatori, esperti, associazioni ed organizzazioni che operano nel settore. Da tale esigenza è nata l’idea di lanciare il Forum Codici “Sanità e servizio alla persona”, un luogo neutro in cui confrontarsi, lanciare proposte, rivendicare il diritto alla salute. Per portare avanti, insieme, la battaglia contro la malasanità.
Tra i servizi offerti: lo Sportello segnalazioni dove i cittadini possono segnalare le criticità sia per mettere in risalto gli elementi negativi, sia per avviare un percorso di monitoraggio che renda la totalità dei soggetti responsabili delle proprie condotte, compreso i personale sanitario. Si può accedere al Forum “Sanità e servizio alla persona” direttamente dal sito di Codici www.codici.org dalla sezione “Forum Codici”. Per le emergenze è attivo lo sportello SOS Sanità segreteria.sportello@codici.
perche’ “incredibile” ???? credete sia facile confezionare una tracheostomia a una bambina di 2 anni ? fatelo voi che scrivete queste cose,o lo facciano quelli di “cittadinanzattiva”. si attiveranno ancora di piu’ quando i pochi medici capaci che ancora lavorano in italia si stancheranno e se ne andranno all’estero.
Mettere un catetere ad una bambina di 2 anni ha un elevato rischio di morte? All’estero questi incapaci non pulirebbero neanche le scale dell’ospedale.
mettere un catetere no,fargli una tracheotomia si,richiede abilita’ sopraffine che a volte non bastano. comunque se la reazione a questi incidenti e’ quella di denunciare immediatamente,facciamo prima a privatizzare tutto come negli usa. almeno si viene pagati per il rischio che si corre.
informati su quanto costa negli usa un intervento del genere. poi ne riparliamo.