Class action vacanza pacco a Zanzibar, UNC: risarcimento danno
I consumatori erano giunti a Zanzibar convinti di poter soggiornare presso un lussuoso resort, completo di SPA, centro benessere, piscina, palestra, ristorante, spiaggia attrezzata, camere accessoriate e confortevoli. Ma una volta giunti a destinazione, si sono resi conto di essere finiti in un vero e proprio cantiere. La vicenda risale al Natale del 2009 e oggi pare giunta a conclusione: il Tribunale di Napoli ha infatti riconosciuto il risarcimento del danno da vacanza rovinata a un gruppo di turisti.“Un risultato storico perché rappresenta la prima pronuncia favorevole ai consumatori in una class-action ai sensi dell’art. 140 – bis del Codice del Consumo”, esulta Massimiliano Dona, segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori, che aveva lanciato una class action dichiarata ammissibile nel febbraio 2012.
“Il caso, del quale si era occupata anche ‘Striscia la Notizia’ – spiega Stefano Perciaccante, legale dell’Unc che ha seguito l’azione – risale alle vacanze di Natale del 2009, allorché alcuni turisti italiani partirono per la località turistica pagando profumatamente per alloggiare in un lussuoso resort che si rivelò, al loro arrivo, un vero e proprio cantiere; al rientro dal viaggio, raccogliemmo le segnalazioni dei consumatori coinvolti per poi intraprendere un’azione di classe contro il tour operator Wecantour che aveva organizzato il soggiorno. Oggi otteniamo un eccellente risultato -prosegue Perciaccante- anche se purtroppo il Giudice ha escluso una parte dei consumatori aderenti, applicando in modo esageratamente rigoroso il concetto di identità delle posizioni dei danneggiati”.
L’associazione è felice per la vittoria anche se, chiosa Dona, “restiamo consapevoli delle inefficienze della procedura che, ad oltre tre anni dalla sua entrata in vigore, non ha prodotto i risultati sperati: se l’istituto della class action non è, infatti, in grado di assicurare in tempi rapidi soddisfazione per i consumatori, viene meno la sua funzione di deterrenza nei confronti dei comportamenti scorretti delle imprese”.