Halloween, Dolcetto o scherzetto?

Giocattoli, maschere, stickers, parrucche, oltre due milioni di articoli pronti per essere venduti in vista dell’imminente festa di Halloween ma bloccati dalla Guardia di Finanza di Torino perché realizzati con materiali di scarsa qualità. I giocattoli, tra l’altro, erano sprovvisti del marchio CE o, addirittura, con quest’ultimo apposto sul prodotto illegalmente o in maniera difforme. La notizia è datata 2018 ma è una delle tante riguardanti i prodotti usati dai nostri bambini per celebrare questa festività importata dall’estero e ormai diventata un must per i più piccoli di tutta Italia. 

Non facciamoci quindi trovare impreparati per affrontare una giornata da brivido con divertimento e consapevolezza. In materia di giocattoli sono le stesse Fiamme Gialle a sottolineare che “è bene sempre ricordare ai consumatori che prima di acquistare un giocattolo, è indispensabile controllare che lo stesso, oltre a riportare la marcatura CE, sia munito di un Marchio di certificazione rilasciato da un Ente terzo ad ulteriore garanzia della conformità dell’articolo”.

Dolcetto o scherzetto?

E’ la frase che i bambini ripeteranno centinaia di volte fino alla mezzanotte del prossimo 31 ottobre bussando alle porte di negozi e case. I dolcetti la faranno da padrone e quindi, a cosa i genitori dovranno stare attenti? Lo abbiamo chiesto a Elena Bozzola, pediatra presso l’Ospedale Bambino Gesù di Roma e segretario nazionale della Società italiana di pediatria (Sip). “La prima regola è antichissima: mai accettare caramelle dagli estranei! E’ bene sempre sapere da chi i nostri figli ricevono i dolcetti di Halloween. Il consiglio è di evitare dolci ricchi di coloranti e conservanti e preferire alternative casalinghe, ad esempio dei cupcake fatti in casa!

Non dimentichiamoci che per i bambini più piccoli caramelle tonde e dure o gomme sono pericolose per il rischio di soffocamento. Inoltre, un occhio attento per gli allergici: può accadere che alcuni dolci sembrino monoingrediente ma in realtà così non è. L’elenco degli ingredienti potrebbe essere più lungo del previsto e contenere degli allergeni”.

Passiamo ai trucchi, altri protagonisti della festa del brivido perché molto usati per trasformarsi in fantasmi, zombie, scheletri e mostri di ogni tipo. Quali i consigli per mamme e papà?

“Tanti genitori spesso non si soffermano sulle conseguenze che possono avere i trucchi sulla pelle dei propri bambini perché i trucchi non sono tutti uguali. Attenzione ai prodotti sotto costo e controllare che sia sempre presente l’elenco di tutti gli ingredienti, il cd INCI.
La pelle dei bambini è più delicata di quella degli adulti. L’epidermide è più sottile, il PH è leggermente superiore rispetto a quello di un adulto e il contenuto di melanina è più ridotto. E’ fondamentale acquistare prodotti facilmente lavabili e senza alcol e truccare il viso dei bambini nelle zone non vicine agli occhi e alla bocca. Una volta finita la festa i bambini dovrebbero essere al più presto struccati, preferibilmente con un latte detergente ed evitando le salviette struccanti”.

Vale la pena affrontare anche l’aspetto educativo. Perché ai più piccoli attrae così tanto l’estetica dell’horror di Halloween?

“I bambini si divertono a mascherarsi, a far paura e a spaventarsi perché sanno che non c’è nulla di vero e reale. E si divertono a tornare a casa con un bel bottino di dolci. Halloween diverte i bambini fino a quando la festa sia vissuta con ironia e senza aggressività. L’estetica dell’horror però potrebbe non piacere ai più piccoli anche se si trovano a dover ricevere tanti doni (in questo caso i dolcetti), quel che conta è che non si spaventino veramente!”


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Scrive per noi

Silvia Biasotto
Silvia Biasotto
Sono quello che mangio. E sono anche quello che scrivo, parafrasando Ludwig Feuerbach. Nella mia vita privata e nella mia professione ho sempre amato conoscere, sperimentare e scrivere di cibo. La sicurezza e la qualità alimentare sono le principali tematiche di cui mi occupo ad Help Consumatori oltre che la tutela del cittadino in generale. Una passione che mi accompagna in questa redazione sin dal 2005 quando sono giunta sulla tastiera di HC a seguito del tirocinio del primo Master universitario in tutela dei consumatori presso l’Università Roma Tre. E ovviamente la mia tesi fu sulla Sicurezza dei prodotti!

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