Le lunghe giornate di relax in spiaggia, tra lettino e ombrellone e una pausa al chiosco per un gelato posso risultare a volte un po’ noiose. Anche ai più poltroni, dopo aver letto il giornale, completato il cruciverba, scambiato la ricetta dell’ultima versione della parmigiana di melanzana con la vicina di ombrellone, è capitato di cedere alla tentazione di affittare un pedalò e, con la dovuta calma, raggiungere le acque cristalline lontane dalla riva. Ma se pensate che pedalare sul pattino sia nel complesso un’attività innocua che comporterà al massimo un po’ di acido lattico alle ginocchia l’indomani, sappiate che vi sbagliate. Lo dimostra il fatto che esiste una copertura assicurativa che cataloga il pedalò come attività sportiva “estrema” praticata durante le vacanze.

Ma non è il solo mezzo di “locomozione” estivo a comportare dei rischi. La banana gonfiabile o la più tradizionale canoa, ad esempio, sono attività che possono provocare degli infortuni anche gravi. Per avere una tutela adeguata in caso di spiacevoli incidenti in vacanza, esistono delle polizze assicurative ad hoc.

Sembrava impensabile sino a qualche tempo fa, ma oggi anche chi vuole organizzare una vacanza all’insegna di uno sport estremo, può farlo in sicurezza, almeno dal punto di vista assicurativo. Numerose le discipline coperte: arrampicata, paracadutismo, bungee jumping, rafting, idrospeed, canyoning, sandboarding, snowkiting, solo per citarne alcune. In questo caso la polizza, oltre a coprire gli infortuni, rimborsa anche eventuali costi sostenuti per la ricerca dell’assicurato se disperso e, per fortuna, anche quelli relativi al suo salvataggio. Se necessario, in caso di incidenti in pista, l’assicurazione copre anche i costi d’intervento di mezzi speciali come slitte o elisoccorso. Attenti però, alcuni sport potrebbero richiedere un’estensione di garanzia.

Le formule base giornaliere”, spiega Lodovico Agnoli, responsabile new business di Facile.it, “partono da cifre comprese fra poco meno di 15 o 30 euro al giorno a seconda che il viaggio sia in Italia o in altri Stati; le formule annuali hanno basi di partenza fra i 170 e i 280 euro, maggiore è il rischio, più alto è il premio”.

Oltre alla responsabilità civile, queste polizze coprono le spese sostenute dell’assicurato per le prestazioni sanitarie urgenti necessarie a seguito dell’infortunio. Rientrano tra le spese rimborsate, ad esempio, gli interventi medici, il ricovero e i farmaci che, se non disponibili in loco, verranno recuperati e spediti dall’assicurazione. E ancora, i costi per il trasferimento dell’assicurato in strutture ospedaliere idonee, il rimpatrio anticipato dell’assicurato e di un accompagnatore. Se invece l’infortunio richiede un prolungamento del soggiorno, la compagnia coprirà i costi per il pernottamento extra.

Il concetto di sport estremo alle volte è decisamente relativo, ma quello di infortunio no. Ecco quindi che fra i prodotti offerti dalle assicurazioni c’è la polizza che tutela dai danni procurati a se stessi o ad altri durante i giochi in spiaggia -racchettoni e tamburelli inclusi. Per proteggersi, in questi casi, bastano appena 15 euro al giorno, 18 se vogliamo prevedere anche il rischio di avere necessità di cure riabilitative ex post.

Tra gli sport coperti dalle assicurazioni di cui stiamo parlando non potevano certo mancare quelli acquatici: nuoto, vela, surf, kitesurf o sci nautico, ma anche attività come il flyboard, il waterball, la pesca subacquea non professionale, le immersioni e lo snorkeling. La polizza copre eventuali infortuni subiti e, in caso di rottura della propria attrezzatura, rimborsa i costi sostenuti per noleggiare una strumentazione sostitutiva. Se è la compagnia aerea con cui viaggiate a smarrire l’attrezzatura sportiva (che sia acquatica o no), l’assicurazione rimborserà sia il valore degli oggetti persi, sia i costi per affittarne di nuovi.

Anche gli amanti degli sport aerei possono tutelarsi. Tra le attività assicurabili ci sono, ad esempio, il parapendio, l’ultraleggero, lo skysurf, il deltaplano, il base jumping, il wingsuit, il volo a vela e molti altri.

Non c’è bisogno di fare acrobazie per rischiare di farsi male e anzi, spesso, sono proprio gli sport più “tradizionali” ad essere fonte di infortuni. Ragione per cui le compagnie assicurative coprono anche chi vuole dedicare l’estate ad un’attività fisica meno estrema: che si tratti di golf, ciclismo, tennis o corsa, pensa a tutto l’assicurazione, anche ai costi per eventuali stampelle. Se invece siete tra quelli che preferiscono rilassarsi in riva a un fiume e dedicarsi alla pesca in superficie, niente paura; la polizza copre anche nel caso in cui vi infilzaste l’amo nel dito.

E se pensate di fare il giro del mondo in mongolfiera, state tranquilli…anche quello è protetto.


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Scrive per noi

Elena Leoparco
Elena Leoparco
Non sono una nativa digitale ma ho imparato in fretta. Social e tendenze online non smettono mai di stuzzicare la mia curiosità, con un occhio sempre vigile su rischi e pericoli che possono nascondersi nella rete. Una laurea in comunicazione e una in cooperazione internazionale sono la base della mia formazione. Help Consumatori è "casa mia" fin dal praticantato da giornalista, iniziato nel lontano 2012.

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