crisi grecia

Si è concluso ieri notte l’incontro tra i 17 Ministri delle Finanze europei (meno Mario Monti che si trovava a Washington per incontrare il Presidente degli Stati Uniti Barak Obama). Non è stato trovato l’accordo per l’ultima tranche di aiuti alla Grecia. Oggi il Presidente della Commissione europea Barroso si è detto fiducioso su un prossimo accordo. Oggi e domani sciopero generale in Grecia. Mercoledì prossimo l’Eurogruppo si riunirà ancora.
Niente via libera i 130 miliardi di aiuti alla Grecia. L’Eurogruppo non trova l’accordo sulla tranche di aiuti alla Grecia dopo la missione della Troika ad Atene (Ue, Bce e Fmi). I 130 miliardi di euro erano vincolati ad un accordo sulle misure di austerità domandate dai prestatori internazionali ad Atene. Nonostante nel pomeriggio fosse trapelata la notizia che un accordo era stato raggiunto tra il premier greco Lucas Papademos e i leader dei tre partiti di maggioranza, George Papandreou, Antonis Samaras and George Karatzaferis, i ministri dell’Eurozona non hanno trovato un accordo. “L’Eurogruppo non ha gli elementi necessari per sbloccare gli aiuti alla Grecia oggi”, aveva detto in nottata il presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Juncker.
Dure le misure di austerità promesse da Atene. 15.000 tagli nel settore pubblico nel 2012 (150.000 sul periodo 2011-2015), tagli del 22% ai salari minimi (586 euro per 14 mensilità e potrebbe essere ancora più basso per i giovani), privatizzazioni di sei società tra cui porti, aeroporti, autostrade. La ferma opposizione dei leader nazionali, soprattutto di Antonis Samaras, ha risparmiato le pensioni.
Secondo l’istituto di statistica ellenico (Elstat), più di un milione di greci, su una popolazione totale di 11 milioni, è disoccupato. L’Elstat ha precisato inoltre che il tasso di disoccupazione lo scorso novembre è stato del 20,9%, in salita rispetto al 18,2% del mese precedente. Secondo il rapporto Eurostat sulla povertà, è emerso che il 27,7% dei cittadini greci vive ormai al limite della povertà e dell’esclusione sociale.
Il Presidente della Commissione europea Barroso è fiducioso. Oggi in conferenza stampa, Barroso si è detto “fiducioso che una soluzione possa essere raggiunta la prossima settimana in quanto è di cruciale importanza per la Grecia, i suoi cittadini e la zona euro nel suo insieme”. Barroso ha poi rivolto “un appello al senso di responsabilità e di leadership dei leader greci e della zona dell’euro, affinché possiamo raggiungere questo obiettivo importante per la zona dell’euro e l’economia globale”. Secondo il Presidente della Commissione europea, “l’Europa sta facendo importanti cambiamenti, con riforme strutturali e una nuova governance economica in grado di aumentare la competitività e aiutare la crescita”.
Mercoledì prossimo un altro Eurogruppo con Monti. I Ministri delle Finanze dell’Eurozona hanno concordato di rivedersi a Bruxelles mercoledì prossimo alla luce della prevista approvazione da parte del Parlamento greco del nuovo pacchetto di misure di austerità di domenica prossima. Secondo Juncker, la riunione di ieri sera non è stata inutile: “Se non avessi convocato un Eurogruppo oggi non avremmo avuto nemmeno l’accordo preliminare ad Atene, è stata una mossa strategica”, ha dichiarato il presidente dell’Eurogruppo. Ottimista anche il commissario Ue agli Affari economici Olli Rehn, che ha confermato che l’accordo tra le autorità greche e i privati per la riduzione del debito greco “è stato praticamente finalizzato” ma verrà concluso in modo definitivo la settimana prossima nel quadro del previsto accordo complessivo sul nuovo piano di aiuti alla Grecia.
di Alessio Pisanò


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