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L'inflazione a novembre vola al 3,8%. Stangata sulle famiglie e Natale gelato

L’Istat rivede al rialzo l’inflazione di ottobre, che vola al più 3% su base annua. Aumenta il carrello della spesa: più 1% per i beni alimentari, per la cura della casa e della persona, più 3,1% i prodotti ad alta frequenza di acquisto. L’inflazione annua al 3% è un valore che non si vedeva da settembre 2012.

Ottobre 2021, l’inflazione va su

Secondo i prezzi al consumo di ottobre 2021, diffusi oggi dall’Istat, l’inflazione aumenta dello 0,7% su base mensile e del 3,0% su base annua (da +2,5% del mese precedente); la stima preliminare era +2,9%.

L’accelerazione dell’inflazione su base annua dipende in gran parte dai prezzi dei beni energetici (da +20,2% di settembre a +24,9%) sia a quelli della componente regolamentata (da +34,3% a +42,3%) sia ai prezzi di quella non regolamentata (da +13,3% a +15,0%). Accelerano rispetto al mese di settembre, ma in misura minore, anche i prezzi dei servizi relativi ai trasporti (da +2,0% a +2,4%).

Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +3,6% a +4,2%), mentre la crescita di quelli dei servizi è stabile (+1,3%).

 

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Istat, prezzi al consumo per divisione di spesa, ottobre 2021

 

Aumentano i prezzi nel carrello della spesa

Aumenta il carrello della spesa e quello dei prodotti più acquistati.

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona accelerano e passano a più 1% mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza di acquisto aumentano ancor di più e passano da più 2,6% a più 3,1%. In questa seconda categoria rientrano, oltre ai generi alimentari, le bevande alcoliche e analcoliche, i tabacchi, le spese per l’affitto, i beni non durevoli per la casa, i servizi per la pulizia e manutenzione della casa, i carburanti, i trasporti urbani, i giornali e i periodici, i servizi di ristorazione, le spese di assistenza.

L’inflazione per divisione di spesa, su base tendenziale (ottobre 2021 su ottobre 2020) rivela più 1,1% per prodotti alimentari e bevande analcoliche; più 11,4% per abitazione, acqua, elettricità e combustibili; più 8,7% per i trasporti; più 1% per servizi sanitari e spese per la salute. Sono in calo solo i prezzi di istruzione e comunicazioni.

«L’inflazione a ottobre accelera per il quarto mese consecutivo, dopo la conferma a luglio del tasso di crescita dei prezzi al consumo di giugno e i primi cinque mesi di marcata ripresa, portandosi così da una variazione negativa registrata a dicembre 2020 a una crescita di un’ampiezza che non si registrava da settembre 2012 (quando fu pari a +3,2%) – commenta l’Istat – I Beni energetici continuano a essere protagonisti, contribuendo per più di due punti percentuali all’inflazione e spiegando buona parte dell’accelerazione rispetto a settembre».

 

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Consumi di Natale a rischio gelata

 

UNC: maggiore spesa annua di 1000 euro

L’inflazione decolla e questo significa che le famiglie devono mettere in conto una maggiore spesa annua di circa 1000 euro.

«Siamo inguaiati! L’inflazione decolla. Se anche a novembre si mantenesse lo stesso ritmo di crescita dei prezzi, salirebbe al 3,3%, con il rischio di una gelata sui consumi e di un Natale in bianco – commenta il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona – L’Istat ci dice oggi che al netto degli energetici, ossia senza i rialzi di luce, gas e benzina, l’inflazione sarebbe solo dell’1,1%. Ecco perché urge un intervento che calmieri i prezzi, sterilizzando i rincari dei carburanti e riducendo temporaneamente le accise di 20 centesimi».

L’inflazione al 3%, stima l’associazione, per una coppia con due figli comporta un aumento del costo della vita di 1087 euro annui, dei quali 424 euro solo per casa, acqua ed elettricità e 470 per i trasporti. Per una coppia con un figlio la maggiore spesa annua è di 1007 euro, dei quali 425 euro per l’abitazione e 410 per i trasporti.

Assoutenti: è massacro per tasche delle famiglie

«Tra bollette, materie prime e listini dei carburanti le famiglie stanno subendo rincari a cascata, una situazione che non si registrava in Italia dal 2012 – dice il presidente di Assoutenti Furio Truzzi – Solo per la voce trasporti, che ad ottobre cresce del +8,7% sul 2020, una famiglia con due figli spende oggi +470 euro su base annua. Una corsa di prezzi e tariffe che non solo impoverisce le famiglie, ma avrà ripercussioni per l’intera economia nazionale: a fronte di una inflazione in salita i consumatori ridurranno inevitabilmente la spesa. Il rischio concreto, quindi, è un crollo dei consumi di Natale che il Governo deve assolutamente evitare, adottando provvedimenti urgenti per frenare l’escalation dei prezzi, a partire dal taglio di Iva e accise sui carburanti».


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