Overshoot Day, da oggi siamo in debito con la Terra (Foto Pixabay)

Oggi è l’Overshoot day. Dal 2 agosto, per tutto il resto del 2023, siamo in debito con la Terra: stiamo consumando l’equivalente di 1,7 pianeti all’anno e l’Italia è fra i primi paesi ad aver esaurito le risorse rinnovabili che il Pianeta offre in 365 giorni.

Siamo in debito con la Terra

Siamo in debito con il Pianeta Terra. L’Overshoot Day 2023 è il Giorno del sovrasfruttamento della Terra. Stiamo consumando l’equivalente di 1,7 pianeti l’anno e l’Italia è fra i primi paesi ad aver esaurito le risorse rinnovabili che la terra offre in 365 giorni.

L’Earth Overshoot Day 2023 viene calcolato ogni anno dal Global Footprint Network utilizzando i dati dei National Footprint e Biocapacity Accounts, che indica l’esaurimento ufficiale delle risorse rinnovabili che il Pianeta è in grado di offrire nell’arco di un anno. “

L’Earth Overshoot Day – spiega il Footprint Network – segna la data in cui la domanda dell’umanità di risorse e servizi ecologici in un dato anno supera ciò che la Terra può rigenerare in quell’anno”.

“Questo vuol dire che oggi, 2 agosto, l’umanità ha già “finito” tutte le risorse che la Natura produce in un intero anno e inizia ad andare a debito – spiega il WWF L’umanità, con i suoi oltre 8 miliardi di abitanti, consuma in quantità eccessive, oltre le capacità di rigenerazione (e riassorbimento) naturali del Pianeta. Nel 1973 l’Overshoot day cadeva il 3 dicembre: sforavamo di pochi giorni il nostro budget annuale. Nel 2003, il 12 settembre, nel 2013 il 3 agosto. La data è sempre andata anticipandosi e il nostro il nostro debito ecologico è cresciuto”.

 

Fonte: https://www.overshootday.org/

 

Overshoot Day, e domani?

Per invertire la rotta e il sovrasfruttamento delle risorse, serve una pluralità di azioni. Spiega il WWF: “Se usassimo energia proveniente per 75% da fonti rinnovabili potremmo spostare l’Overshhot day di 26 giorni; dimezzare lo spreco alimentare farebbe guadagnare 13 giorni”.

A livello globale stiamo dunque consumando l’equivalente di 1,7 Pianeti all’anno, cifra inquietante che potrebbe salire fino a due pianeti entro il 2030, in base alle tendenze attuali.

“Negli ultimi 5 anni la tendenza sembra essersi assestata, ma è difficile stabilire quanto questo sia dovuto al rallentamento dell’economia o a sforzi di decarbonizzazione – spiega il WWF – Tuttavia, la riduzione del nostro “debito” nei confronti del Pianeta è ancora troppo lenta. Per raggiungere l’obiettivo dell’IPCC delle Nazioni Unite di ridurre del 43% le emissioni di gas serra a livello mondiale entro il 2030 (rispetto al 2010) sarebbe necessario spostare in avanti l’Earth Overshoot Day di 19 giorni all’anno per i prossimi sette anni”.

L’Italia è fra i paesi con il più alto debito ecologico. L’Overshoot Day dell’Italia è arrivato già il 15 maggio. Da quella data, l’Italia è in debito con la Terra, in anticipo di 250 giorni sulla fine dell’anno. “Le attività quotidiane che impattano maggiormente sull’impronta degli italiani, secondo le analisi del Global Footprint Network, sono i consumi alimentari (25% dell’impronta totale) e il settore dei trasporti (18%) – ricorda il WWF – In pratica se tutti vivessero come gli italiani servirebbero 2,8 pianeti Terra per soddisfare i bisogni collettivi. Ne servirebbero 5 se tutti vivessero come un cittadino USA”.


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