Prezzi carrello della spesa, Consumatori: salgono ancora, il calo è una goccia nel mare (Foto Pixabay)

I prezzi del carrello della spesa e dei beni alimentari continuano a crescere in modo sostenuto, con un’inflazione maggiore. E il calo di agosto è dunque solo “una goccia nel mare”, commenta l’Unione Nazionale Consumatori. Davanti ai dati Istat di oggi, le associazioni dei consumatori fanno i conti con le ripercussioni dei prezzi al consumo sui bilanci familiari – specialmente per l’inflazione sui prodotti alimentari e sul carrello della spesa – mentre Federconsumatori avverte: preoccupano i rincari in arrivo in autunno.

 

Inflazione, ad agosto più 5,4% ma il carrello della spesa è al 9,4% (Foto Pixabay)

 

Codacons: prezzi continuano a salire

“L’inflazione scende al 5,4% ma la mazzata per i consumatori prosegue anche ad agosto, a causa della crescita ancora sostenuta dei beni primari come alimentari e carrello della spesa”, ricorda il Codacons.

Il tasso di inflazione al 5,4% si traduce in una maggiore spesa annua pari a +1.579 euro per la famiglia “tipo”, che sale a +2.046 euro annui per un nucleo con due figli.

“Ciò che preoccupa di più, tuttavia, è la crescita ancora sostenuta del carrello della spesa (che ad agosto si attesta a +9,4%) ma soprattutto degli alimentari, i cui listini salgono in media del +9,9% – spiega l’associazione – In pratica una famiglia con due figli solo per mangiare si ritrova a spendere +761 euro su base annua a causa dei pesanti rincari registrati per cibo e bevande”.

Unc: il calo è una goccia nel mare

«Un calo sempre con il contagocce, una goccia nel mare!», commenta il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori Massimiliano Dona.

I prezzi insomma continuano a salire, anche se con un ritmo inferiore. L’associazione trae spunto dai dati Istat per tornare sul “trimestre anti-inflazione” annunciato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy come operazione che dovrebbe coinvolgere tutto il sistema Italia.

«Urge che il Governo, – prosegue Dona – invece di far finta di intervenire con provvedimenti spot farlocchi come il trimestre anti-inflazione, bollato come tardivo anche dalle aziende della grande distribuzione, avendo già predisposto e fissato tutte le offerte promozionali fino alla fine dell’anno, intervenga sulle cause dell’inflazione, come carburanti e bollette della luce e del gas, che, come riporta l’Istat, sono le ragioni principali dell’aumento congiunturale. Altrimenti fa solo chiacchiere!».

Secondo i conti dell’associazione, con i prezzi rilevati dall’Istat l’aumento del costo della vita è di 1506 euro l’anno per una coppia con due figli: 761 euro servono solo per far fronte ai rialzi del 9,9% dei prodotti alimentari e bevande analcoliche, 800 euro per il carrello della spesa a +9,4%.

Per una coppia con un figlio, la spesa aggiuntiva annua è pari a 1368 euro annui, di cui 687 per cibo e bevande, 727 euro per il carrello della spesa. Il primato va alla famiglia numerosa con una stangata di quasi 1700 euro dei quali 948 euro per il carrello della spesa.

Federconsumatori: preoccupano i rincari in arrivo in autunno

In vista c’è poi la stangata d’autunno, una serie di rincari che Federconsumatori stima in quasi 3 mila euro fra scuola, libri, bollette, spese mediche e Tari.

Rincari insostenibili per molte famiglie, non solo per chi non ha lavoro, ma anche per chi un lavoro ce l’ha, ma non riesce comunque a far fronte al caro vita, alle spese ordinarie, tra crescita dei prezzi e dei tassi di mutui e prestiti”, spiega l’associazione.

Fra le richieste di Federconsumatori ci sono quella di monitorare l’andamento dei prezzi attraverso Comitati di sorveglianza costituiti territorialmente con la partecipazione delle associazioni dei consumatori, di contrastare i fenomeni speculativi attraverso l’aumento dei poteri di indagine e di sanzione di Mr. Prezzi e di rimodulare l’Iva sui generi di largo consumo.


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