Salute mentale, problemi per quasi la metà degli europei
Quasi la metà dei cittadini europei ha sofferto di un problema di salute mentale, come ansia o depressione, nel corso dell’ultimo anno. Di questi, oltre la metà non ha ricevuto un aiuto professionale
Quasi la metà dei cittadini europei ha sofferto di un problema di salute mentale, come ansia o depressione, nel corso dell’ultimo anno. Alla vigilia della Giornata mondiale della salute mentale, una nuova indagine Eurobarometro punta i riflettori sulla salute mentale con dati non incoraggianti.
Il 46% degli intervistati ha sofferto di problemi emotivi o psicosociali, come la depressione o l’ansia, negli ultimi dodici mesi e, secondo l’indagine, oltre la metà di queste persone (54%) non ha ricevuto l’aiuto di un professionista. Per nove intervistati su dieci (89%), promuovere la salute mentale è importante quanto promuovere la salute fisica. Allo stesso tempo, per meno della metà le persone con problemi di salute mentale ricevono lo stesso livello di assistenza di chi ha una patologia fisica.
«Non vi è salute senza la salute mentale. Il fatto che quasi la metà dei cittadini europei abbia sofferto di problemi di salute mentale e che oltre la metà di essi non abbia ricevuto alcun aiuto professionale, è davvero allarmante – ha detto Stella Kyriakides, commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare – Abbiamo posto il benessere dei cittadini al centro dei nostri interventi, concentrandoci sulla prevenzione e sull’accesso ad assistenza e cure di qualità. Noi governi, autorità sanitarie pubbliche, istituzioni dell’UE, soggetti interessati e cittadini, dobbiamo unire le nostre forze in un’azione collettiva per dare priorità alla buona salute mentale e aiutare chi necessita di sostegno. È questo l’obiettivo di un’Unione europea della salute forte».
Le crisi mondiali e la salute mentale
E quando si parla di salute mentale, risultano avere un impatto le recenti crisi mondiali, a partire dalla pandemia per arrivare alla crisi climatica e a tutto il contesto di difficoltà attuali.
Il 62% dei cittadini dell’UE ritiene infatti che i recenti eventi mondiali (la pandemia di COVID-19, la guerra in Ucraina, la crisi climatica, la disoccupazione e i costi alimentari ed energetici) “in qualche modo” o “fortemente” abbiano influenzato la loro salute mentale. Aggravando inoltre una situazione già precaria. Secondo l’Eurobarometro, prima della pandemia di COVID-19, nell’Ue una persona su sei soffriva di problemi di salute mentale e la situazione è peggiorata. La maggior parte degli intervistati ha risposto che i recenti eventi mondiali hanno inciso sulla loro salute mentale “in qualche misura” (44%) o “in larga misura” (18%).
Il 60% degli europei ritiene che i fattori più importanti per conseguire una buona salute mentale siano le condizioni di vita, seguite dalla sicurezza finanziaria (53%). Circa un terzo degli europei crede che il contatto con la natura e gli spazi verdi (35%), le abitudini legate al sonno (35%), l’attività fisica (34%) e il contatto sociale (33%) contribuiscano in modo decisivo ad una buona salute mentale. In tutti gli Stati un’ampia maggioranza pensa che l’uso dei social media possa avere un impatto negativo sulla salute mentale dei giovani.