Per fortuna si può parlare di tragedie sfiorate. Eppure non dovrebbe minimamente esistere un rischio tragedia quando si parla di un diritto fondamentale come andare a scuola. Invece siamo sempre là, al rischio che dalle aule d’Italia cada un controsoffitto, un pezzo di intonaco, che qualcosa venga giù sulla testa degli studenti. È accaduto di nuovo in questi giorni. A Fermo è crollato il tetto di un’aula dell’Istituto tecnico industriale Montani e per fortuna non ci sono feriti perché è successo prima che gli studenti entrassero in classe. Nei giorni scorsi a Eboli è venuto giù un pezzo di controsoffitto in una scuola dell’Infanzia: tre bimbi portati in ospedale, spaventatissimi.

Solo nell’ultimo anno scolastico, abbiamo notizia, tramite la stampa locale, di circa 30 crolli di varia entità e natura”, dice Cittadinanzattiva ricordando che Eboli e Fermo “sono solo gli ultimi due episodi, per fortuna senza aver procurato vittime, nella lista nera dei crolli improvvisi avvenuti nelle scuole italiane”, come censito ogni anno da Cittadinanzattiva nell’annuale Rapporto sulla sicurezza delle scuole. L’associazione chiede che nel nuovo Governo entri con forza il tema delle scuole e degli interventi necessari sull’edilizia scolastica. Sostiene la coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva Adriana Bizzarri: “Aspettando che venga fatta chiarezza al più presto sui due episodi, vogliamo sottolineare al nuovo Governo la centralità delle politiche della scuola, a partire da quella più urgente dell’edilizia scolastica”.

L’inadeguata manutenzione e l’incapacità di progettare e/o di accedere ai bandi esistenti, sono certamente responsabilità in capo a Comuni e Province, enti proprietari delle scuole, che non fanno abbastanza o che non riescono a stare al passo con le effettive necessità per mancanza di competenze o di risorse finanziarie – prosegue Bizzarri – Oltre a ciò, individuare le scuole che versano in situazioni gravi e investire sui nuovi edifici restano ancora chimere perché l’Anagrafe nazionale risulta ancora non aggiornata, il programma per la costruzione di scuole nuove è stato ulteriormente rallentato a causa di irregolarità nel Bando, le verifiche di vulnerabilità sismiche sono ancora molto indietro. Per questo – conclude Bizzarri – chiediamo al nuovo Governo di prevedere nel proprio programma la prosecuzione degli investimenti sull’edilizia scolastica, soprattutto per indagini diagnostiche di solai e controsoffitti, per interventi di adeguamento sismico ed efficientamento energetico, e di accelerare sulla mappatura delle reali necessità ed urgenze (Nuova Anagrafe dell’Edilizia Scolastica) stabilendo patti di collaborazione chiari, in base alle specifiche competenze e responsabilità, con Comuni, Province, Regioni, Ministero dell’Istruzione”.

La sicurezza nelle scuole è tema urgente da affrontare perché la situazione continua a essere critica. Secondo l’ultimo rapporto di Cittadinanzattiva sulla sicurezza nelle scuole, diffuso a settembre 2017,  una scuola su quattro ha una manutenzione inadeguata e solo il 3% è in ottimo stato. Un quarto circa di aule, bagni, palestre e corridoi presenta distacchi di intonaco; segni di fatiscenza, come muffe ed infiltrazioni, sono stati riscontrati nel 37% delle palestre, nel 30% delle aule, nel 28% dei corridoi, nel 24% dei bagni.

 

Notizia pubblicata il 15/05/2018 ore 17.19


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1 thought on “TopNews. Scuola a pezzi. Cittadinanzattiva: “30 crolli solo nell’ultimo anno”

  1. Buongiorno, a questo riguardo anche qui ad Alfonsine (Ravenna) abbiamo dei crolli presso l’Istituto comprensivo Rodari/Matteotti! Questi crolli riguardano, per ora, “solo” la palestra e l’auditorium! Ma pare che nessun genitore si preoccupi di questo! Hanno accolto la notizia dell’inagibilità della palestra – per ora solo quella – in modo molto soft!
    Inaccettabile!! Sono estremamente spaventata ed arrabbiata!

Parliamone ;-)

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