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I gol in chiaro della serie A passeranno prima su Cielo, il canale “free” di Sky, visibile sul digitale terrestre e sul bouquet satellitare della pay tv. L’emittente si è aggiudicata i diritti per la trasmissione delle immagini del campionato di calcio in chiaro: prima della Rai, gol, collegamenti in diretta prima e durante le partite,  interviste del post-gara passeranno su Cielo. Adiconsum: “Subito la visione in chiaro anche su satellite”.
L’accordo con la Lega Calcio è valido per il triennio 2012-2015. La Lega professionistica di serie A ha infatti annunciato di aver ceduto a Cielo i diritti del pacchetto 6A, che contiene tra l’altro i collegamenti in diretta prima e durante le partite e le interviste in diretta nel post-gara. Il canale trasmetterà per primo e in esclusiva, dalle 18 alle 18.15 della domenica, i gol in chiaro del campionato. Sky batte dunque 90’ minuto e promette di rivoluzionare le abitudini televisivo-calcistiche degli italiani. Ma Adiconsum solleva un’obiezione: “Subito la visione di Cielo in chiaro anche su satellite”. Come si legge sullo stesso sito del canale, infatti, Cielo attualmente è visibile sul digitale terrestre, sulla piattaforma satellitare Sky mentre “non è visibile tramite un decoder satellitare” quale TIVUSAT.
“Il problema è che non tutti gli italiani potranno vedere le immagini della propria squadra del cuore – afferma Adiconsum – Infatti Cielo è visibile gratuitamente sul terrestre, ma è a pagamento (nel pacchetto Sky) sul satellite”.
“Con il passaggio al digitale – dichiara Pietro Giordano, segretario generale Adiconsum – molti utenti, per scelta o per necessità se residenti in una zona non raggiunta dal segnale terrestre, vedono i canali televisivi solo attraverso la piattaforma satellitare. Ne è la riprova l’alto numero di utilizzatori di TIVUSAT (1.500.000). Se Cielo non trasmetterà in chiaro anche sul satellite – prosegue Giordano – provocherà una forte discriminazione fra gli utenti, facendo saltare le promesse fatte  ai cittadini durante gli switch off in merito alla neutralità tecnologica e quindi alla libertà di scelta della piattaforma televisiva”.
L’associazione chiede dunque al canale di diventare rete in chiaro su tutte le piattaforme di trasmissione. E si appella all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni chiedendo di vigilare sulla vicenda e di intervenire, se necessario, per garantire lo stesso trattamento a tutti gli spettatori, perché non vi siano discriminazioni.


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