Rc auto, Ivass: a settembre prezzo medio di 414 euro. Consumatori: proseguono i rincari
I prezzi delle polizze rc auto segnano a settembre 2024 un aumento del 6,8% nominale su base annua e un costo medio di 414 euro
Prosegue la crescita delle tariffe Rc auto. I prezzi delle polizze segnano a settembre un aumento del 6,8% nominale su base annua e un costo medio di 414 euro.
L’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) ha diffuso oggi i prezzi effettivi dell’rc auto a settembre 2024. Dall’analisi dei contratti emerge che dunque il prezzo medio dell’rc auto è di 414 euro (418 euro ad agosto 2024), in aumento su base annua del +6,8% in termini nominali (+6,1% in termini reali); in agosto la crescita nominale era stata del +6.7%.
Aumenti di prezzo ci sono in tutte le province e sono compresi fra il +1,3% di Reggio Calabria e il +11% di Roma e Caltanissetta. Il differenziale di premio tra Napoli e Aosta è di 261 euro, in aumento del +6,3% su base annua e in riduzione del 40,5% rispetto allo stesso mese del 2014.
L’indagine evidenzia infine che per gli assicurati appartenenti a classi di merito superiori alla prima, l’incremento di prezzo medio è del +9,8%, a fronte di un aumento del +6,1% per gli assicurati in prima classe.
Rc auto, Consumatori: “Prosegue la stangata”
Sono numeri che finiscono sotto i riflettori delle associazioni dei consumatori. L’Unione Nazionale Consumatori evidenzia che il balzo dei prezzi a settembre è pari a quasi 10 volte l’inflazione e sottolinea il dato anomalo dei rincari su Roma.
Commenta il presidente Massimiliano Dona: «Prosegue la stangata per gli automobilisti italiani. Rialzi lunari e ingiustificati. Si tratta di un balzo pari a quasi 10 volte l’inflazione, che a settembre era pari allo 0,7%. Bisogna tornare a 7 anni fa, ossia al settembre del 2017, per trovare un valore più alto, 415 euro. Unica consolazione, è che il premio è sceso rispetto ai 418 euro di agosto, attestandosi a 414 euro. Un fatto positivo se fosse indicativo di un’inversione di tendenza. Lo vedremo nei prossimi mesi».
Dona sottolinea inoltre che «Roma continua a detenere il record dei rincari con l’11%, ex aequo con Caltanissetta. Un dato anomalo – spiega – sul quale da tempo chiediamo all’Antitrust di fare verifiche e indagini, anche considerando che, a differenza di Caltanissetta il premio è molto alto, pari a 483 euro, l’ottavo più alto d’Italia. Si tratta di capire se esistono intese restrittive della concorrenza o abusi di posizione dominante».
Il Codacons evidenzia l’andamento dei prezzi dell’rc auto dal 2022. “Rispetto a gennaio 2022 le tariffe Rc auto hanno subito un rincaro complessivo del 17,3%, passando da una media di 353 euro di gennaio 2022 (dato Ivass) ai 414 euro attuali, con un aumento di ben 61 euro a polizza”, sottolinea l’associazione. Per il Codacons la crescita delle tariffe ha determinato negli ultimi due anni “una stangata complessiva da oltre 2 miliardi di euro a danno degli automobilisti italiani”.
A colpire l’analisi delle associazioni sono anche le differenze di prezzo. Come evidenzia Assoutenti, dai dati Ivass “si scopre che la provincia di Prato, con una media di 601 euro a polizza, scalza Napoli (595 euro) dal primo posto della classifica italiana del caro-Rc auto. La città più conveniente sul fronte delle tariffe si conferma Enna con un premio medio di 294 euro, seguita da Potenza (305 euro) e Oristano (309 euro)”.
«L’escalation delle tariffe Rc auto è insostenibile, inspiegabile – afferma il presidente Assoutenti Gabriele Melluso – e si scontra con i dati record fatti registrare dalle imprese assicuratrici nell’ultimo anno, con gli utili delle compagnie che hanno raggiunto quota 8 miliardi di euro, in crescita del +249% rispetto all’anno precedente. Per calmierare le polizze è ormai improcrastinabile applicare la sentenza della Corte Costituzionale che rende facoltativo l’indennizzo diretto. Urge inoltre una riforma dell’autorità della vigilanza e una governance composta da personalità indipendenti dal mondo assicurativo».