mobilità

Muoversi a piedi e in bicicletta è meglio. Per la salute delle persone e dell’ambiente. E per la vivibilità della città. Così quest’anno la Settimana europea della mobilità, che si svolge dal 16 al 22 settembre, punta i riflettori sulle modalità di trasporto sostenibili quali camminare (è naturale, è gratis!) e andare in bicicletta. E sui vantaggi che tutto questo può avere per l’ambiente e la salute.

 

 

Walk with us! Per la salute e l’ambiente

Le città che promuovono la mobilità a piedi e il ciclismo sono inoltre più attrattive, meno congestionate, e offrono una migliore qualità della vita. “Walk with us!”, cammina con noi, è dunque l’invito all’azione che arriva dalla Settimana europea della mobilità in corso fino a domenica. Quest’anno la campagna punta i riflettori sulla sicurezza del camminare e dell’andare in bicicletta in città: sono modalità di trasporto prive di emissioni, “buone” per l’ambiente e per la salute umana.

«In termini di benefici per la salute individuali, – dicono dalla campagna – gli studi dimostrano che i ciclisti vivono in media due anni in più rispetto ai non ciclisti e trascorrono il 15% in meno di giorni di lavoro per malattia, mentre 25 minuti di camminata veloce al giorno possono aggiungere fino a sette anni alla vostra vita!».

Non ci sono solo vantaggi per la salute ma anche per l’ambiente.

«Un ciclista pendolare che percorre 8 km per andare al lavoro, quattro giorni a settimana, evita 3.220 km di guida all’anno, l’equivalente di 380 litri di benzina e 750 kg di emissioni di CO2. Una persona che sostituisce cinque tragitti in auto di circa 2 km alla settimana con lo spostamento a piedi riduce la sua impronta di carbonio di 86 kg annui».

 

biciclette

 

Le iniziative in Europa

Il tema del 2019 è dunque “Safe Walking Cycling – Walk with us!” (Sicuri nel camminare e nell’andare in bicicletta – Camminiamo insieme).

Ha detto la Commissaria europea  ai trasporti Violeta Bulc: «Quest’anno vorremmo ricordare ai cittadini dell’UE che camminare è divertente, salutare e completamente gratuito».

Quasi 3 mila città di cinquanta paesi si uniranno all’invito all’azione per promuovere passeggiate e ciclismo sicuri. Sono tante le iniziative organizzate per questa settimana.

La città tedesca di Würzburg istituirà una “stazione di ringraziamento” dedicata al ciclismo, fornendo ai ciclisti biscotti fatti in casa e invitandoli a partecipare a un “laboratorio di auto aiuto sulla bicicletta”, in agenda il 19 settembre, durante il quale i partecipanti riceveranno consigli dagli esperti di riparazione delle bici. Stavanger in Norvegia farà una scelta simile e offrirà la colazione a chi si muoverà in modo sostenibile camminando, andando in bici, prendendo il bus o il treno.

Praga sta organizzando una sfida, “Bike to Work”, per tutta la settimana, in cui si incoraggiano le persone a salire in bici piuttosto che in macchina. Granada, Spagna, si concentrerà sui bambini con un pedi-bus che attraverserà diversi quartieri e porterà i bimbi a scuola a piedi; ci sarà poi una passeggiata “intergenerazionale” con bambini e nonni che culminerà in una festa all’aperto il 21 settembre. Una grande giornata senz’auto (Free Car Day) si svolgerà a Birmingham, in Gran Bretagna.

 

ragazza con bici

 

Legambiente: parte il Giretto d’Italia

E proprio questo mese si rinnova nelle città italiane la sfida a pedali del Giretto d’Italia, il campionato nazionale della ciclabilità urbana organizzato da Legambiente con il sostegno di CNH Industrial insieme a Euromobility, Associazione Italiana Mobility Manager e VeloLove in collaborazione con le amministrazioni comunali aderenti. L’obiettivo, spiega l’associazione, è di stimolare e incentivare anche in Italia la diffusione e l’uso quotidiano della bici, del Bike to Work e Bike to School.

«Chi riuscirà a convincere più persone ad andare al lavoro e/o a scuola in bicicletta si aggiudicherà la maglia rosa della mobilità nuova». Questa la sfida del Giretto d’Italia, lanciato proprio nell’ambito della Settimana europea della mobilità, che vedrà giovedì 19 settembre ben 25 città italiane contendersi il titolo di centro urbano più bike friendly.

A Bologna, Bolzano, Brescia, Carmagnola (To), Carpi (Mo), Fano (Pu), Ferrara, Genova, Jesi (AN), Lecce, Modena, Napoli, Novara, Padova, Palermo, Pavia, Pesaro, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Riccione (Rn), Torino, Trento, Udine, Vittorio Veneto (TV) per due ore a scelta – nella fascia oraria compresa tra le 6.00 e le 10.00 – verranno monitorati i passaggi di coloro che avranno scelto la bicicletta per recarsi al lavoro o a scuola. Vinceranno i comuni che conteranno il maggior numero di ciclisti.

La bici come alternativa

Il Giretto d’Italia vuole dunque dimostrare che la bicicletta oggi è una reale alternativa al traffico e allo smog nelle città.  A oggi i ciclisti urbani che usano la bici nel percorso casa-lavoro sono oltre 700 mila, dice Legambiente.

«Promuovere la mobilità ciclabile per gli spostamenti quotidiani, ma anche per turismo – ha detto Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente – vuol dire puntare su una modalità di spostamento più sana e più sostenibile e sul ripensare le città e le strade in particolare a sfavore delle auto e in favore delle persone che le percorrono a piedi e in bicicletta. Ma rappresenta anche un importante sviluppo dell’economia legato alle due ruote. Ciclisti, pedoni e trasporto pubblico crescono, però, solo se andare in auto diventa l’opzione meno concorrenziale e dove c’è garanzia di sicurezza per la cosiddetta utenza vulnerabile».


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Scrive per noi

Sabrina Bergamini
Sabrina Bergamini
Giornalista professionista. Direttrice di Help Consumatori. Romana. Sono arrivata a Help Consumatori nel 2006 e da allora mi occupo soprattutto di consumi e consumatori, società e ambiente, bambini e infanzia, salute e privacy. Mi appassionano soprattutto i diritti, il sociale e tutti quei temi che spesso finiscono a fondo pagina. Alla ricerca di una strada personale nel magico mondo del giornalismo ho collaborato come freelance con Reset DOC, La Nuova Ecologia, Il Riformista, IMGPress. Sono laureata con lode in Scienze della Comunicazione alla Sapienza con una tesi sul confronto di quattro quotidiani italiani durante la guerra del Kosovo e ho proseguito gli studi con un master su Immigrati e Rifugiati. Le cause perse sono il mio forte. Hobby: narrativa contemporanea, cinema, passeggiate al mare.

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