Città d’arte, il turismo culturale torna centrale nell’estate 2022
Le città d’arte si candidano a protagoniste dell’estate. Il turismo culturale sta ripartendo e si prevedono oltre 27 milioni di presenze fra giugno e agosto, con un aumento del 24,6% rispetto al 2021
Le città d’arte si candidano a essere protagoniste dell’estate. Il turismo culturale sta ripartendo e per l’estate 2022 si prevedono oltre 27 milioni di presenze fra giugno e agosto, con un aumento del 24,6% rispetto allo scorso anno. Non si è ancora recuperato il livello del 2019 ma le previsioni sulle città d’arte nell’estate 2022 confermano la «ritrovata vitalità del turismo culturale», dice Assoturismo CST che ha presentato oggi i risultati di studio sulle città d’arte nell’estate appena arrivata.
Città d’arte, riparte la grande bellezza
Il turismo culturale, emerge dall’indagine, riparte più velocemente di tutti gli altri segmenti grazie al ritorno degli stranieri (+34%). E dà una spinta ai consumi: +9,1 miliardi nei primi 8 mesi dell’anno, l’1,4% del totale nazionale. Sui margini delle imprese pesa però la corsa delle bollette energetiche.
«La grande bellezza del patrimonio culturale italiano torna a conquistare visitatori stranieri e domestici. E le città d’arte si candidano al ruolo di protagoniste dell’estate: tra giugno e agosto sono previsti 27,4 milioni di presenze, oltre 5,5 milioni in più rispetto al 2021. Un boom dovuto soprattutto al ritorno dei turisti dall’estero: le presenze turistiche straniere dovrebbero essere oltre 17,5 milioni, il 34% in più rispetto alla scorsa estate».
Questa in sintesi la fotografia dello studio fatto da CST per Assoturismo Confesercenti sulla base di analisi e interviste a oltre 1.200 imprenditori effettuate nelle principali 100 città d’arte.
Le previsioni per l’estate
Il turismo culturale questa estate crescerà del 24,6% rispetto all’anno precedente, l’aumento più rilevante tra tutti i segmenti di offerta turistica e della media complessiva del settore (+14,3%).
A spingere la ripresa del turismo culturale è soprattutto la domanda straniera (+34,6%), anche se si rafforza anche quella italiana (+10,2%), per un totale di oltre 5,5 milioni di presenze in più rispetto al 2021. Complessivamente si stima che il movimento del trimestre potrebbe raggiungere i 27,4 milioni di pernottamenti, di cui il 64% di turisti stranieri e il 36% di italiani. È una buona notizia, dice Assoturismo, per l’intera filiera del turismo culturale, dai musei ai siti culturali e archeologici, dalle guide turistiche alla ristorazione, dai servizi di noleggio e di trasporto fino alle attività commerciali.
I consumi turistici e il ritorno degli stranieri
Le stime sui consumi turistici dicono che il turismo culturale, tra gennaio e agosto 2022, genererà 9,1 miliardi di euro di spesa turistica, di cui 4,3 nel solo trimestre estivo, per il 53% generato dalla domanda straniera, pari all’1,4% del totale dei consumi nazionali.
Ad animare le città d’arte c’è il ritorno degli stranieri. L’uscita dall’emergenza sanitaria e il superamento delle misure anti-Covid ha contribuito a riattivare soprattutto il turismo straniero di prossimità, anche se un timido segnale di ritorno del turismo extraeuropeo è stato registrato dalle imprese ricettive delle città d’arte. La crescita delle presenze turistiche straniere durante il trimestre estivo sarà sostenuta essenzialmente dai turisti europei e degli statunitensi, ma un piccolissimo contributo alla spesa turistica – dice Assoturismo – arriverà anche dalla modesta quota di turisti extraeuropei che si riaffacciano nelle città d’arte dopo un lungo periodo di fermo pressoché totale delle prenotazioni.