Bagagli sulle Frecce Trenitalia, scattano da domani le nuove regole (Foto Pixabay)

Bagagli sulle Frecce, da domani la stretta di Trenitalia

Scattano da domani le nuove regole per il trasporto dei bagagli sulle Frecce di Trenitalia: due bagagli a testa con limiti precisi di misure anche per biciclette (smontate o pieghevoli) e passeggini. Prevista una sanzione da 50 euro e la discesa delle valigie alla prima fermata utile

Scattano le nuove regole per il trasporto dei bagagli sulle Frecce di Trenitalia. Da domani, 1° marzo, i passeggeri delle Frecce (Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca) potranno portare con sé, gratuitamente, fino a un massimo di due bagagli a testa. Dovranno mettere su ogni bagaglio un’etichetta col nome e i contatti personali. Soprattutto ci saranno limitazioni alle misure dei bagagli e una serie di previsioni sui mezzi quali le biciclette, che potranno essere trasportate solo se smontate o pieghevoli. Il tutto a pena di una sanzione di 50 euro e dello “scarico” dei bagagli alla prima fermata utile. Federconsumatori è già sul piede di guerra e chiede a Trenitalia di fare un passo indietro, anche perché a essere penalizzati sono i passeggeri che usano biciclette e monopattini una volta arrivati in stazione.

Le nuove regole sui bagagli: due a testa, misure precise, sanzioni

Ma cosa è accaduto? Dal 1° marzo sulle Frecce si potranno portare al massimo due bagagli a passeggero. Come informa una nota di Trenitalia, ci sono dei limiti ben precisi sulle misure di questi bagagli.

Ecco le indicazioni di Trenitalia: “Se viaggi in 2^ classe e nei livelli di servizio Standard e Premium, la somma delle dimensioni totali del tuo bagaglio (lunghezza più larghezza più profondità), inclusi tasche, ruote e manici, non deve essere superiore a 161 cm (di cui ogni dimensione non superiore a 80 cm); se viaggi in 1^ classe e nei livelli di servizio Executive e Business la somma delle dimensioni totali del tuo bagaglio (lunghezza più larghezza più profondità), inclusi tasche, ruote e manici, non deve essere superiore a 183 cm (di cui ogni dimensione non superiore a 120 cm)”.

Ci sono poi altre disposizioni.

“Se hai sci, carrozzine, passeggini, strumenti musicali, biciclette (tutte le tipologie, purché smontate e/o pieghevoli) e monopattini elettrici puoi trasportarli in aggiunta al numero di bagagli consentito, a condizione che la somma delle dimensioni totali di sci, carrozzine, passeggini e strumenti musicali non sia superiore a 200 cm (lunghezza più larghezza più profondità) e che le dimensioni della sacca in cui vuoi trasportare la tua bicicletta o il tuo monopattino elettrico non siano superiori a 80x110x45 cm”.

Oltre all’etichetta con nome e recapiti di riferimento, il provvedimento prevede che i bagagli vengano messi solo negli spazi dedicati, non più in prossimità delle porte di accesso al treno, nei vestiboli e nei corridoi di transito. E che non si possano imballare. Il trasporto, spiega ancora Trenitalia, è consentito “a condizione che i tuoi bagagli non rechino intralcio e/o danni agli altri passeggeri, non ostacolino le attività di servizio del personale ferroviario e non danneggino le vetture”.

“Se non rispetti le disposizioni previste – conclude l’azienda – vieni regolarizzato con il pagamento della penalità di 50 € e dovrai comunque provvedere a tua cura a scaricare i bagagli alla prima stazione in cui il treno effettua fermata”.

Federconsumatori: nuove regole penalizzano passeggeri e mobilità green

Le dimensioni dei bagagli variano dunque a seconda del posto acquistato, se in prima o in seconda classe. Nel complesso non sembrano molto chiare. Tenuto conto dei limiti per bagagli, sci, passeggini e strumenti musicale, si tratta di “misure discutibili ed eccessivamente ridotte”, spiega Federconsumatori.

Le misure più controverse sono però su biciclette e monopattini perché, prosegue l’associazione, “chi non ha una bicicletta pieghevole, quindi, dovrà rinunciare a viaggiare sulle Frecce. Le stesse condizioni, poi, valgono per il monopattino (costringendo i passeggeri ad acquistare costose sacche, da circa 30 euro, con dimensioni che in molti casi sforano i limiti imposti dalla società)”.

Ad essere penalizzati sono propri i pendolari e i passeggeri che hanno scelto modalità di viaggio sostenibili.

La valutazione di Federconsumatori è molto critica anche per la previsione della “regolarizzazione” attraverso la sanzione di 50 euro, che non esclude però di dover scaricare i bagagli alla prima fermata utile.

Spiega Federconsumatori: “Trenitalia, piuttosto che predisporre spazi ad hoc per mezzi di trasporto green, ha deciso invece di introdurre norme restrittive e tassare chi non fa in tempo ad adeguarsi (facendolo per di più scendere dal convoglio). Una vera assurdità, in questo modo al danno (il pagamento della multa) si aggiunge anche la beffa di dover scendere dal treno (senza, è facile presumere, il diritto al rimborso della parte di viaggio non goduto), lucrando così in modo insopportabile sui passeggeri. Una sanzione del tutto inaccettabile, che per di più fa leva sull’ambiguità del termine “regolarizzato”, utilizzato in questo caso in maniera impropria dal momento che il passeggero viene comunque invitato a scendere o ad abbandonare il proprio bagaglio e non gli viene offerta la possibilità di pagare un supplemento a bordo per regolarizzare veramente la propria posizione”.

L’associazione contesta poi che una modifica così rilevante non sia nella homepage di Trenitalia. E non è tutto. “Troviamo poco corretta, poi, la modalità scelta per la presentazione delle nuove condizioni di viaggio alle Associazioni dei Consumatori, convocate per il 6 marzo, a modifiche già applicate (ovvero a danno già avvenuto), mettendole di fronte al fatto compiuto”.

L’associazione chiede a Trenitalia di ripensare il tutto, aprirsi al confronto preventivo con i Consumatori e dare evidenzia sul sito alle novità importanti per i passeggeri, come quelle che riguardano il trasporto dei bagagli. “Ci riserviamo, in ogni caso di impugnare tali modifiche nelle sedi opportune – conclude Federconsumatori – contestando sia la condotta dell’azienda che l’illegittimità delle disposizioni adottate”.

UNC: esposto all’Antitrust e all’Autorità dei trasporti

L’Unione Nazionale Consumatori annuncia un esposto all’Antitrust e all’Autorità dei trasporti cui chiede di pronunciarsi sulla “stretta sui bagagli” e ipotizza una “pratica commerciale aggressiva”.

spiega il presidente dell’associazione Massimiliano Dona: «In primo luogo evidenziamo l’assenza di qualunque informazione sull’home page del sito, almeno fino alle ore 15 di oggi. Se si decide di multare il cittadino, peraltro con una sanzione decisamente abnorme, pari a 50 euro, allora il passeggero andrebbe correttamente informato di questa novità sia sulla pagina principale del sito, sia in fase di prenotazione del biglietto, fin dall’inizio della procedura d’acquisto».

«Inoltre ci domandiamo se non sia una pratica commerciale aggressiva, dopo aver multato il trasgressore, costringerlo pure a scaricare i bagagli alla prima stazione in cui il treno effettua fermata – prosegue Dona – Ci pare francamente esorbitante e assurdo, per non dire un vero e proprio abuso, obbligare qualcuno, peraltro già pesantemente multato per questa infrazione, ad abbandonare le sue valige in una stazione qualunque, con tutto il disagio conseguente per poterle recuperare. Multare poi qualcuno perché non ha messo il suo nome sul bagaglio e i suoi contatti, ci pare francamente spropositato, visto che non si tratta di un viaggio in aereo».


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