
Taxi, Antitrust accende un faro: attività di verifica sui radiotaxi e sui comuni di Roma, Milano e Napoli (Foto Pixabay)
Taxi, Antitrust accende un faro: verifica sui radiotaxi e sui comuni di Roma, Milano e Napoli
L’Antitrust ha chiesto informazioni alle società di radiotaxi e ai Comuni di Roma, Milano e Napoli per far luce sui disservizi all’utenza e sul sistema delle licenze “a numero chiuso”
L’Antitrust accende un faro sul settore del taxi. L’Autorità garante della concorrenza ha infatti chiesto informazioni e chiarimenti alle società di radiotaxi e ai Comuni di Roma, Milano e Napoli per far luce sulle criticità che creano pesanti disservizi per l’utenza – quelli denunciati, e non da oggi, nelle principali città italiane, al centro delle cronache per le lunghe file di cittadini e turisti che spesso non trovano il servizio.
Verifica nel settore taxi
L’Antitrust, informa oggi una nota, “ha avviato un’attività di verifica nel settore dei taxi sulla base delle criticità che si riscontrano a Roma, a Milano e a Napoli e che creano pesanti disservizi per l’utenza: si pensi, ad esempio, ai tempi di attesa, all’uso del tassametro, all’accettazione dei pagamenti elettronici e alla corretta funzionalità dei Pos”.
Il Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza ha rivolto, per conto dell’Autorità, numerose richieste di informazioni alle principali società di radiotaxi attive in questi Comuni mentre l’Antitrust ha mandato direttamente le richieste di informazioni a Roma, Milano e Napoli e alle principali piattaforme per la prenotazione dei taxi.
Taxi e concorrenza
“Dal punto di vista della concorrenza – spiega l’Autorità – l’obiettivo è quello di far luce sul sistema delle licenze “a numero chiuso” che, in questo settore, ostacola il corretto dispiegarsi delle dinamiche concorrenziali e il prodursi dei conseguenti benefici in termini di soddisfazione della domanda e di qualità del servizio”.
Le informazioni richieste riguardano così il numero di vetture in servizio per turno, il numero di corse effettuate per vettura, le assenze, il tempo di attesa, le richieste inevase, e i dati inviati alle amministrazioni comunali o da queste richiesti per adempiere gli obblighi di verifica della qualità del servizio reso.
Taxi e consumatori
“Dal punto di vista della tutela del consumatore, la finalità – prosegue l’Antitrust – è invece quella di approfondire il ruolo delle cooperative e delle società di radiotaxi nel garantire corrette modalità di erogazione del servizio. Sono state quindi richieste informazioni finalizzate ad accertare come, in concreto, le cooperative verifichino la diligente prestazione del servizio agli utenti da parte dei tassisti aderenti, quali le indicazioni previste nei rispettivi statuti con riferimento all’uso del tassametro, alla corretta funzionalità dei Pos e all’accettazione dei pagamenti elettronici, al rispetto dei turni, all’attività di monitoraggio e agli interventi di verifica svolti dalle cooperative stesse”.
In base alle informazioni raccolte, l’Autorità valuterà eventuali iniziative a tutela del mercato e dei consumatori.

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