Turismo estivo in ripartenza ma numeri non ancora ai livelli pre-pandemia
Il turismo estivo vede la ripartenza. Aumentano i turisti stranieri, gli italiani rimangono in Italia, ripartono città d’arte, laghi e mete di mare. Ma i numeri non sono ancora al livello pre-pandemia. I dati di Assoturismo Confesercenti
Turismo in ripartenza ma senza ancora tornare ai livelli pre-pandemia. L’estate quasi senza restrizioni porta una nuova corsa per il turismo, che presenta previsioni positive per il trimestre: fra giugno e agosto, si prevedono 44,7 milioni di arrivi e un totale di 187,7 milioni di pernottamenti, 23,5 milioni in più rispetto al 2021.
Il turismo vede insomma la ripresa, anche se i numeri non sono ancora ai livelli del 2019 (meno 12,2%). Sono in aumento gli arrivi dei turisti stranieri mentre gli italiani continuano a preferire le vacanze nazionali. Ripartono le città d’arte e i laghi e va bene l’andamento per le tradizionali mete di mare.
Sono i numeri diffusi oggi da Assoturismo Confesercenti, sulla base di un’indagine fatta dal Centro Studi Turistici di Firenze su un campione di 1.589 imprenditori della ricettività in Italia. La sigla lamenta però il contesto “complicato”, «tra conflitto in Ucraina, aumento di costi fissi e bollette e, soprattutto, mancanza di personale».
Estate 2022, il turismo vede la ripartenza
L’estate 2022 segna un deciso cambio di passo dopo i due anni della pandemia: rispetto alla passata stagione le stime indicano una crescita del +16,6% degli arrivi e del +14,3% dei pernottamenti.
A crescere, dice Assoturismo, sono soprattutto i flussi di visitatori esteri, le cui presenze segnano un aumento del +25,7% rispetto al 2021, per un totale di circa 72,2 milioni, un livello per ancora inferiore al 2019 (-28,3%). Fra i turisti stranieri, la tendenza è alla conferma dei mercati tradizionali europei. Segnalazioni di aumenti sono stati registrati per i flussi tedeschi, francesi, olandesi, svizzeri, austriaci, britannici, belgi, paesi dell’Est, spagnoli e scandinavi. Tra i mercati extraeuropei in aumento l’unica segnalazione rilevata è per il mercato statunitense.
Anche gli italiani, nonostante le maggiori possibilità di viaggiare all’estero, continuano a scegliere l’Italia per le vacanze estive. Nessuna fuga all’estero, dice Assoturismo, ma numeri in crescita: le presenze italiane stimate per quest’estate si attesterebbero a 115,5 milioni, il +2,3% rispetto all’estate 2019. Anche per questo, in questa stagione rimarrà ampiamente maggioritaria la domanda italiana con una quota di mercato del 61,6%, contro il 38,4% della domanda estera. Nel 2019 i valori erano rispettivamente 52,9% e 47,1%.
Il turismo è in ripartenza per le città d’arte e i centri minori, che segnalano l’aumento maggiore dei flussi: +23,2% nel trimestre estivo. Anche per le località dei laghi si prevede un aumento rilevante della domanda (+22,3%), trainata soprattutto dalle richieste degli stranieri. Bene anche le imprese delle aree rurali e di collina (+19,8%) e delle località termali (+14,6%). Per le imprese delle località marine e montane, che nel 2021 registrarono valori molto positivi, la variazione stimata è del +9%.