
2021, estate di rincari
L’estate della ripartenza sarà un’estate di rincari
Prezzi al rialzo per le vacanze 2021 ed estate di rincari. Il Codacons stima l’11% in più per una villeggiatura di dieci giorni, quasi 100 euro in più a persona. Vanno su i listini di bar, ristoranti e stabilimenti balneari. Costa di più spostarsi in auto e in aereo
L’estate della ripartenza sarà un’estate di rincari. Con prezzi al rialzo per compensare le perdite delle chiusure o la frequenza contingentata del pubblico.
La pandemia ha modificato le politiche tariffarie e prenotare un soggiorno rimborsabile in caso di annullamento costa di più. Ma non pesa solo questa voce. I viaggi in auto scontano il caro benzina. Quelli in aereo vedono tariffe base invariate ma l’esplosione dei servizi di trasporto legati ai voli, come la scelta del posto in aereo – non a caso anche l’Enac vuole vederci chiaro. Sull’estate di rincari pesano poi i ritocchi al rialzo del listino prezzi sulle spiagge, per gli affitti di ombrelloni e lettini, e al bar per colazione e caffè.
Risultato? Un’indagine del Codacons dice che una villeggiatura estiva di 10 giorni costerà l’11% in più rispetto allo scorso anno. Quasi un centinaio di euro in più a persona.

2021, estate di rincari
L’estate è all’insegna dei rincari per l’aumento di prezzi e tariffe di stabilimenti balneari, bar, ristoranti, strutture ricettive, viaggi in auto e in aereo. Tutto costa di più. E se non costa di più, ci sono comunque meno promozioni perché il flusso di viaggiatori e turisti è minore.
«Dagli spostamenti in auto, treno o aereo, ai soggiorni presso strutture ricettive, passando per l’affitto di ombrelloni, sdraio e lettini e alle consumazioni presso bar e ristoranti, tutto questa estata costa di più – dice il Codacons – Con le riaperture gli esercizi al pubblico, i lidi, gli hotel, hanno modificato le proprie politiche tariffarie, applicando rincari tesi a compensare le perdite degli ultimi mesi, i maggiori costi di sanificazione e messa in sicurezza dei locali, e il contingentamento delle presenze che, di fatto, riduce i ricavi».
L’estate 2021 ha costi più alti rispetto all’anno passato. Il Codacons dice che quest’anno «la spesa procapite per una villeggiatura estiva di 10 giorni costerà in media l’11% in più, passando – considerata la spesa per spostamenti, soggiorni, servizi vari, pasti e consumazioni – dagli 898 euro del 2020 ai 996 euro del 2021, con un incremento pari a +98 euro a persona».
I rincari sui viaggi
Chi si sposta in auto dovrà mettere in conto una maggiore spesa del 16% rispetto al 2020 per il rifornimento a causa dei rincari di benzina e gasolio, che portano un pieno a costare oggi oltre 11 euro in più rispetto allo scorso anno, dice il Codacons.
Non hanno subito aumenti le tariffe dei treni ma la riduzione della capienza a bordo porta a limitare sconti, offerte e promozioni solitamente rivolti ai passeggeri.
Particolare è il caso degli aerei, dove si arriva a costi record soprattutto per gli extra costi. «Le tariffe base degli aerei sono rimaste invariate – spiega il Codacons – ma sono cresciuti i costi di tutti gli altri servizi connessi ai voli, come il trasporto dei bagagli (anche a mano), la scelta del posto a sedere, le polizze assicurative, la possibilità di cambiare o cancellare la prenotazione, ecc. Extra-costi applicati sia dalle low-cost che dalle compagnie tradizionali e che, sommati, arrivano a costare più del doppio rispetto al prezzo del volo».

Sulla spiaggia e in hotel
Ritocchi al rialzo ci sono negli stabilimenti balneari di tutta Italia. Il Codacons denuncia aumenti medi del 5% per l’affitto giornaliero di ombrelloni, lettini e sdraio, con punte del +40% in costiera amalfitana. Sono aumentati nei lidi anche i costi delle consumazioni, di caffè e colazione, di pasti e aperitivi. Siamo intorno al 10% in più rispetto allo scorso anno.
La vacanza in hotel e nelle strutture ricettive segnala anch’essa rincari.
«Hotel, b&b, resort e case vacanza con il Covid hanno modificato sensibilmente le proprie politiche tariffarie: non solo rincari per i costi del pernotto, ma chi intende soggiornare in una struttura rimborsabile in caso di cancellazione del viaggio, deve mettere in conto una maggiore spesa fino al +100% rispetto alla stessa soluzione “non rimborsabile”, con conseguente aggravio dei costi di una villeggiatura».
Al bar sulla spiaggia ma a caro prezzo. Fare colazione, o mangiare al ristorante, costa in media tra il +5% e il +10% rispetto allo scorso anno. Con le ultime riaperture, dice il Codacons, bar e ristoranti hanno rivisto al rialzo i listini al pubblico per caffè, gelati, bevande e in genere i menu, dagli antipasti al dolce, passando per pizza e fritti.
