Quella dei finti autovelox è questione controversa e dibattuta: si tratta di “dispositivi costituiti da contenitori vuoti in materiale prevalentemente plastico di varia foggia e colorazione che vengono posti a margine della strada con il dichiarato intento di condizionare la velocità dei veicoli”. Cosa ne pensano le autorità e qual è, invece, l’opinione dei cittadini? Se ne parla in un articolo sul sito assicurazioneauto.it.Il 19 marzo scorso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha scritto al presidente dell’Anci, Piero Fassino, dichiarando di essere contrario ai finti “dissuasori di velocità” adottati ormai in diversi Comuni come intervento di sicurezza stradale. I motivi per cui il Ministero è contrario sono: i finti autovelox “non sono inquadrabili in alcuna delle categorie di dispositivo o di segnaletica previste dal vigente Codice della Strada” quindi “non sono suscettibili né di omologazione né di approvazione o autorizzazione”; potrebbero inoltre essere un pericolo, “la loro eventuale dislocazione a bordo strada dovrebbe considerare la possibilità che tali manufatti possano costituire ostacolo fisso, ancorché posti al di fuori della carreggiata”. Tesi avvalorata in una riunione tenuta il 27 marzo da il Ministro dei Trasporti, Ministro dell’Interno e il Presidente dell’Anci in cui è emerso parere favorevole esclusivamente sui  dissuasori di velocità installati e operativi ma solo se dotati di effettivi dispositivi di controllo.
I cittadini, invece, sono favorevoli a questi dispositivi: secondo alcuni Sindaci intervistati, gli automobilisti, non sapendo se i contenitori nascondono o meno gli effettivi rilevatori di velocità, tendono a rallentare nelle loro vicinanze. E non esiste una normativa che proibisce ai Comuni di installare i finti autovelox nelle tratte più pericolose.
Confermano il risultato anche i Comandanti di Polizia Municipale che, a seguito del ricorso da parte di molti Comuni, hanno visto diminuire i casi di eccesso di velocità. I commerciali delle concessionarie hanno registrato l’opinione positiva dei loro clienti, i quali hanno ammesso che la sola vista del box condiziona la loro andatura spingendoli a rientrare subito nei limiti di velocità consentiti.
I finti autovelox, quindi, benchè non frutto di una regolamentazione ben precisa, hanno portato buoni risultati in termini di sicurezza stradale. Inoltre, non è esclusa la possibilità di caricarli con effettivi dispositivi di rilevazione della velocità omologati dal Ministero e in dotazione alle Forze di Polizia, con obbligo di segnaletica stradale come sancito dall’art. 142 comma 6-bis. L’ultima statistica ACI-CENSIS parla chiaro: su 38432 incidenti stradali in Italia, ben 25907 si sono verificati a causa dell’eccesso di velocità. Pertanto, è difficile pensare di abbandonare misure che hanno dimostrato la loro efficacia nell’immediato per attendere soluzioni più formali che chissà quando metteranno d’accordo le autorità competenti.


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1 thought on “Finti autovelox? Assicurazioneauto.it: autorità contrarie, cittadini favorevoli

  1. Meglio dei finti autovelox e con grande e civile efficacia comprensibile perfino ai bambini,, sono i segnalatori di velocità rilevata in Km/h , già da diversi anni adottati da moltissimi comuni, che mostrano inoltre sul display al conducente le faccine (felice o triste). Già così esercitano un’azione deterrente PREVENTIVA ,come deve peraltro essere per principio, senza creare condizioni d’ansia e terrore.
    Volendo accentuarne la deterrenza, basta montarci sopra una piccola telecamera visibile INATTIVA ( finta) di costo irrilevante.
    Bisogna comunque prediligere l’azione preventiva ed educativa su quella punitiva terroristica

Parliamone ;-)

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