Vendite piramidali, MDC: come riconoscerle anche sul web
Attenzione alle vendite piramidali: promettono facili guadagni ma in realtà nascondono pesanti perdite. A lanciare l’allerta è il Movimento Difesa del Cittadino nell’ambito di una survey avviata per individuare gli operatori che utilizzano questa modalità di vendita illegale anche attraverso siti web.
Per comprendere appieno questo fenomeno, che rappresenta una sorta di evoluzione delle catene di Sant’Antonio, e mettere in guardia i consumatori l’Associazione ha predisposto utili infografiche per aiutare il consumatore a riconoscere vere e proprie truffe e le differenze con i sistemi leciti di vendita diretta e di marketing multilivello.
“Nonostante siano state vietate dal Codice del Consumo, le vendite piramidali continuano a mietere nuove vittime seguendo sempre lo stesso copione di base che prevede il pagamento di un contributo di ingresso dietro la promessa di ottenere guadagni per ogni persona che si convince ad entrare nel sistema di vendita”, denuncia Francesco Luongo, presidente nazionale del Movimento Difesa del Cittadino.
I rischi di rimetterci un bel po’ di soldi per chi si fa convincere ad entrare in questi sistemi non mancano anche sul web. Dietro le super offerte proposte si può infatti nascondere il classico trucco della vendita piramidale: lo sconto fruibile solo a chi trova altri “amici” da far entrare nel sito per fare acquisti indicendo così tanti altri ad entrare seguendo lo schema.
“Per fortuna a vigilare c’è l’Antitrust che periodicamente infligge multe a chi continua ad ingannare il consumatore con questo sistema di vendita”, aggiunge l’Avv. Francesco Luongo. “L’ultima sanzione è quella all’azienda di autonoleggio Dexcar che, dal 2014, proponeva il servizio gratuito per 24 mesi dietro il versamento di una quota di ingresso fino a 2000 euro. Ma c’è anche il caso della promozione della criptomoneta OneCoin, collegata all’acquisto di pacchetti di formazione che avrebbero consentito ai consumatori di ottenere notevoli ritorni economici”.