“Stop alle etichette illeggibili”. Quelle scritte in caratteri talmente piccoli che diventa impossibile leggerle. La petizione è stata lanciata qualche giorno fa da Foodwatch – ong francese che si batte per la tutela dei consumatori in campo alimentare – e ha superato ormai le ventimila firme. Chiede alla Commissione europea di intervenire, di migliorare le norme che regolano le dimensioni dei caratteri sulle etichette dei prodotti alimentari, e di stabilire criteri per un’etichettatura leggibile per i consumatori. Un problema ben noto anche agli stessi rappresentanti della Commissione, se è vero che il Commissario europeo alla salute e sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis di recente ha detto che gli era “assolutamente impossibile” decifrare le etichette di alcuni prodotti “anche con gli occhiali”.


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foodwatch_petition_etiquettes_illisibles_350-250La normativa europea prevede dimensioni minime di 1,2 millimetri per i caratteri delle etichette alimentari, che però possono scendere a 0,9 millimetri per i piccoli imballaggi. Se poi ci si mette il fatto che la lista degli ingredienti può essere redatta con scritte nere su fondo scuro, è facile capire come la lettura diventi impossibile a chiunque non sia dotato di lente d’ingrandimento. “Si tratta di un’aberrazione che consente ai produttori di ridurre al minimo le informazioni essenziali per i consumatori” e lascia invece spazio soprattutto alla marca e ai messaggi del marketing, denuncia Foodwatch. La petizione è stata lanciata lo scorso 30 marzo e ha superato a oggi le 23 mila firme. La notizia è stata rilanciata in Italia dal Salvagente e dal Fatto Alimentare, che da parte sua ha deciso di aderire all’appello e di sostenere l’iniziativa della ong.

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