Un codice di condotta sulla disinformazione online su base volontaria. Questa l’iniziativa delle grandi piattaforme online, fra cui Facebook, Google e Twitter, presentata alla Commissione europea nella lotta alle fake news e alla bufale online. Piattaforme e industria pubblicitaria hanno infatti presentato un Codice di autodisciplina che contiene una serie di impegni nella lotta al fenomeno, una misura accolta con favore dalla Commissaria europea all’economia e alla società digitale Mariya Gabriel, che ha sollecitato le piattaforme a intensificare gli sforzi per combattere la diffusione della disinformazione online.

Il codice di condotta, ha detto Gabriel, è il “primo risultato tangibile” della comunicazione adottata dalla Commissione europea lo scorso aprile. Fra gli impegni sottoscritti dalle piattaforme ci sono l’interruzione delle entrate pubblicitarie dai siti web che diffondono disinformazione, una maggiore trasparenza della pubblicità politica, l’impegno ad affrontare i problemi degli account falsi e dei bot. Si permetterà ai consumatori di segnalare le bufale e migliorare le visibilità e la reperibilità di contenuti autorevoli, e si consentirà ai ricercatori di monitorare la disinformazione online attraverso l’accesso ai dati delle piattaforme.

“È un passo importante nell’affrontare un problema che è diventato sempre più pervasivo e minaccia la fiducia degli europei nei processi e nelle istituzioni democratiche – ha detto la Commissaria Gabriel – Questa è la prima volta che l’industria si è accordata su una serie di standard di autoregolamentazione per combattere la disinformazione in tutto il mondo, su base volontaria”. Si prevede un’ampia gamma di impegni che riguardano la trasparenza della pubblicità politica e la chiusura dei falsi account. Si tratta  di azioni, ha detto la Commissaria, che “dovrebbero contribuire a una rapida e misurabile riduzione della disinformazione online. A tal fine, la Commissione presterà particolare attenzione alla sua effettiva attuazione”.

“Esorto le piattaforme online e l’industria pubblicitaria – ha proseguito Gabriel – a mettere in pratica immediatamente le azioni concordate nel Codice di condotta per ottenere progressi significativi e risultati misurabili nei prossimi mesi. Mi aspetto anche che sempre più piattaforme online, società pubblicitarie e inserzionisti aderiscano al Codice di condotta, e incoraggio tutti a fare il possibile per mettere in pratica gli impegni per combattere la disinformazione”. La Commissaria incontrerà le piattaforme che hanno firmato il Codice nelle prossime settimane, mentre un primo bilancio dei progressi fatti arriverà per la fine del 2018. Se saranno insoddisfacenti, ha avverto Gabriel, la Commissione potrà proporre ulteriori azioni “anche di natura regolamentare”. La speranza è anche quella di avere una campagna online trasparente in vista delle prossime elezioni europee, previste nella primavera 2019.

 

@sabrybergamini

 

Notizia pubblicata il 27/09/2018 ore 16.59


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