Relazione annuale Antitrust: “La concorrenza tutela interessi dei consumatori e delle imprese efficienti”

«La politica della concorrenza non tutela solo gli interessi dei consumatori, ma anche quelli delle imprese italiane efficienti, promuovendo un modello di sviluppo orientato alla competitività e all’equità».

È quanto ha detto il presidente dell’Antitrust Roberto Rustichelli durante la presentazione della Relazione annuale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che si è svolta oggi.

Nel periodo compreso fra gennaio 2023 e marzo 2024 l’attività dell’Antitrust in materia di tutela del consumatore «ha consentito la restituzione a 600.000 consumatori di oltre 122 milioni di euro».

Il presidente Antitrust ha spiegato che «nel corso dell’anno, l’Autorità si è concentrata proprio sui settori e sulle tematiche più rilevanti per la crescita dell’economia e la tutela delle fasce più deboli della popolazione: il digitale, i prodotti e i servizi esposti a più elevate tensioni inflattive quali ad esempio l’energia e i trasporti, nonché la sostenibilità».

E a partire da queste considerazioni ha ripercorso procedimenti e istruttorie avviate sul digitale, su banche ed energia, sui temi della sostenibilità.

 

Roma 17/04/2023 Sala della Regina, Palazzo Montecitorio
Relazione annuale dell’autorità garante dea concorrenza e del mercato

 

L’azione dell’Antitrust nel digitale

Nel settore digitale e sul tema dei dati personali, l’Antitrust ha ricordato ad esempio il procedimento verso Google e quello che sta esaminando le modalità con cui Apple acquisisce il consenso degli utenti al tracciamento dei propri dati di navigazione.

L’analisi delle attività svolte durante l’anno ha permesso di evidenziare i nodi critici che emergono nel digitale, fra asimmetrie informative e di potere che gravano sui consumatori finali.

«Le asimmetrie nella disponibilità dei dati alimentano il potere che le piattaforme digitali detengono come intermediari irrinunciabili nelle interazioni economiche, potere che può determinare significative distorsioni negoziali e competitive», ha detto Rustichelli.

Per altro verso, ha aggiunto il presidente, «gli interventi dell’Autorità hanno inteso rimediare alla fragilità intrinseca dei consumatori nel mondo digitale, che discende da asimmetrie informative e negoziali».

Rustichelli ha ricordato come lo sviluppo delle piattaforme digitali abbia portato anche a nuove forme di marketing in grado, di fatto, di condizionare i consumatori sulla base di nuove forme di interazione con le imprese e con gli influencer.

«La condivisione delle proprie esperienze di consumo sulle reti sociali e negli spazi virtuali dedicati, che si inserisce nel più ampio fenomeno di generazione di feedback e contenuti da parte degli utenti, si è dimostrata suscettibile di orientare in misura significativa le scelte di acquisto – ha detto Rustichelli – La strategia promozionale delle imprese si è quindi adeguata al nuovo contesto, valorizzando le recensioni dei consumatori nella commercializzazione di prodotti o servizi, ovvero sfruttando la visibilità degli influencer, che sono in grado di raggiungere con i propri messaggi un numero elevato di potenziali acquirenti».

Il presidente Antitrust ha richiamato i procedimenti di repressione dei comportamenti scorretti nelle recensioni online e le istruttorie nell’influencer marketing, che hanno evidenziato come «il comportamento dei consumatori possa essere indebitamente pregiudicato da una comunicazione fondata su una ambigua commistione tra sponsorizzazione e iniziative di beneficenza, inducendoli a credere – contrariamente al vero – di contribuire all’iniziativa benefica attraverso l’acquisto del prodotto».

Il richiamo è alle note vicende che hanno riguardato Balocco, Chiara Ferragni e il Pandoro Pink Christmas.

L’attività dell’Antitrust e l’impatto sui consumatori

«Nel periodo gennaio 2023 – marzo 2024, l’Autorità ha ricevuto 1.271 segnalazioni in materia di concorrenza, ha esaminato 99 operazioni di concentrazione di cui 6 sottosoglia, ha concluso 8 procedimenti in materia di intese, 6 in materia di abusi di posizione dominante e 1 in materia di abuso di dipendenza economica», prosegue la relazione del presidente sull’attività svolta dal Garante della concorrenza.

Le stime dicono che, nel periodo compreso fra il 2015 e il 2023, «i benefici a favore delle imprese e dei consumatori derivanti dall’attività dell’Autorità sono pari a circa 8,4 miliardi di euro, di cui 710 milioni nell’ultimo anno».

Per quanto riguarda la tutela dei consumatori, nel periodo gennaio 2023 – marzo 2024 «l’Autorità ha esaminato 34.595 segnalazioni, ha concluso 102 procedimenti, di cui 40 con accertamento dell’infrazione e 48 con accoglimento degli impegni». In questo arco di tempo, l’attività dell’Antitrust in materia di tutela del consumatore «ha consentito la restituzione a 600.000 consumatori di oltre 122 milioni di euro».


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)